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L’ala rotante che ha accompagnato la crescita del territorio

Il libro ‘L’impiego degli elicotteri civili al sud delle Alpi - la genesi’ è un tributo a questo prezioso mezzo a 75 anni dalla sua apparizione in Ticino

Il pilota francesce Jacques-Pascal Castaing ai comandi di un Bell 47G2 in valle di Giumaglio nell’estate 1963
18 maggio 2024
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Un omaggio all’elicottero, il mezzo ad ala rotante che ha accompagnato e segnato, con la sua utilità in molti settori (edilizia, soccorso alpino, lotta agli incendi, attività agricola, turismo ecc.) lo sviluppo e la crescita del Ticino del dopoguerra. A rendere omaggio a questo affascinante velivolo, negli ultimi anni purtroppo anche fonte di lamentele per il disturbo fonico arrecato dall’intensa attività di volo, è Mario Bazzani, cinquantaduenne appassionato d’aviazione, curatore del sito Heli-Archive (www.heli-archive.ch), pilota d’elicottero con licenza privata, ormai tra i pochi in Svizzera a pilotare ancora il leggendario Bell 47, il primo apparecchio certificato per uso civile l’8 marzo 1946, una macchina pionieristica sviluppata in molte versioni purtroppo sempre più rara nei cieli elvetici.

Le sue caratteristiche lo hanno imposto sulla scena

Edito da Salvioni Arti Grafiche, il libro ‘L’impiego degli elicotteri civili al sud delle Alpi - la genesi’ uscirà nel corso dell’autunno, in concomitanza con la ricorrenza del 75°anniversario dell’arrivo, nel nostro cantone, del primo elicottero. Il volume è un viaggio a ritroso nel tempo tra modelli, piloti, meccanici e assistenti di volo che hanno operato a stretto contatto con questa prestante e fondamentale macchina in grado di supportare l’uomo nei lavori più impensabili e faticosi. Il suo successo è principalmente legato alla versatilità con cui può compiere, oggi più che in passato, le svariate missioni assegnategli (in virtù della sua totale libertà di movimento) ma anche all’intuito di quegli imprenditori che, per primi, hanno saputo coglierne il potenziale.

Una ventina i capitoli nei quali l’autore affronta vari temi (alcuni dei quali appaiono oggi come la classica scoperta dell’acqua calda ma che, se rapportati a quei tempi, certo non lo erano) in maniera molto precisa e dettagliata. Un libro per appassionati ma non solo, nel quale questa macchina ad ala rotante, vero e proprio “mulo volante” del periodo post bellico, affidabile e dal design sempre più evoluto, ha saputo imporsi all’attenzione di tutti, sia in campo civile sia in campo militare. Le sue peculiarità, la comodità e le crescenti prestazioni lo hanno trasformato in un mezzo che dopo aver faticato ad affermarsi, ha finito per rendersi indispensabile.

Le oltre 220 pagine della pubblicazione, arricchite da molte foto per lo più inedite, scoprono anche aneddoti particolari e curiosi che hanno caratterizzato il diffondersi dell’elicottero alle nostre latitudini e nei vicini Grigioni. Tra i molti ad esempio la creazione in tempo record di un eliporto alla foce del Cassarate per assicurare i collegamenti aerei con Milano, roba che oggi farebbe rizzare i capelli agli ecologisti (e non solo).

Storie di mezzi e di uomini

E poi storie di vita e imprese di piloti (i primi in maggioranza provenienti dalla Svizzera interna e dall’Austria, in seguito formati e brevettati nelle scuole di volo ticinesi), di intuizioni di successo che hanno permesso all’aeromobile capace di decollare verticalmente e di sollevare carichi sempre maggiori, di imporsi sulla scena e guadagnare in popolarità anche tra gli scettici. Insomma che gli hanno consentito di passare, per dirla con parole dello stesso autore, “da attrazione da circo nei primi anni Cinquanta a mezzo di trasporto in grado di raggiungere, velocemente, luoghi altrimenti inaccessibili agli altri mezzi di trasporto”.

Scorrendo l’anteprima del libro in fase di preparazione, ci si rende conto di come la tecnologia nella progettazione degli elicotteri e l’arrivo di apparecchi sempre più performanti (uno di questi, l’SA 315B Lama, che consentì nel campo del trasporto di materiale di compiere nei primi anni Settanta un salto di qualità in termini di rapidità e capacità di sollevamento) abbia notevolmente accresciuto l’efficienza di questi aeromobili, consentendo così di essere impiegati con successo in una sempre più ampia e variegata gamma di applicazioni.

L'aiuto nella realizzazione delle grandi opere di ingegneria

Il volume prende avvio dalle prime, pionieristiche, macchine (nel settembre del 1949 un elicottero Hiller 360 della società Air Import di Lucerna fu presentato ad Agno e Ascona) evidenziandone le caratteristiche e le prestazioni operative più importanti. Nei primi trabiccoli utilizzati per la costruzione delle grandi opere di ingegneria civile degli anni Cinquanta e Sessanta – rispetto ai modelli odierni dotati di una sofisticatissima avionica – qualcuno ebbe il merito di vederci un interesse commerciale, apprezzandone l’ampia gamma di ruoli e le peculiarità (fra le caratteristiche che lo rendono insostituibile è la sua capacità di atterrare e decollare in verticale da spazi anche ristretti con la possibilità di mantenersi in volo stazionario a punto fisso) impiantando al sud delle Alpi, soprattutto a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, in un clima di aperta concorrenza, nuove basi operative con flotte sempre più grandi e moderne. Un capitolo voluminoso sarà dedicato alla storia dei salvataggi aerei con la nascita della base Rega Ticino, e alla lotta agli incendi di bosco con l’impiego di aeromobili.

Testimone, da 75 anni, di cambiamenti territoriali e di eventi forti, l’ala rotante è capace di fornire un prezioso e costante aiuto dall’alto, volando sopra la storia e l’evoluzione territoriale del Ticino.

Gli interessati all’acquisto del libro possono già sin d’ora prenotare la loro copia compilando il modulo sul sito www.heli-archive.ch dov’è disponibile l’elenco completo dei capitoli. In autunno, in concomitanza con l’uscita del libro, saranno organizzate delle serate informative per parlare ulteriormente del tema.

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