CHIASSO

Condannati direttore e segretaria dell'Ipus: è stata una truffa

Le condanne pronunciate dalla corte delle Assise criminali sono state di 26 mesi da espiare per il 60enne e di 20 mesi sospesi per la 48enne

5 novembre 2018
|

Qualla messa a segno dai vertici dell'Ipus, l'Istituto privato universitario svizzero, di Chiasso è stata una truffa. È questo il reato principale stabilito dalla corte delle Assise criminali di Mendrisio che poco fa ha pronunciato la sentenza nei confronti del direttore e della segretaria della scuola.

L'uomo, un 60enne italiano, è stato condannato a 26 mesi da espiare. La sua prognosi, ha motivato il giudice Marco Villa, è negativa. Per lui la procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti aveva chiesto 3 anni e 10 mesi da espiare. La donna, una 48enne italiana, è stata invece condannata a 20 mesi sospesi per un periodo di prova di 3 anni. La richiesta dell'accusa è stata di 3 anni, senza opposizioni a una sospensione condizionale.

I due sono stati prosciolti dal reato di ripetuta amministrazione infedele per il periodo compreso tra il 2013 e il 2016. La donna è stata prosciolta dallo stesso reato anche per gli anni 2016-2017, cioè quando i due hanno ricominciato l'attività presso l'Unipolisi di Disentis. Questo perché, ha motivato Villa, le azioni erano sempre pilotate o comunque dettate dal direttore. La sua autonomia era quindi ristretta.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE