Luganese

Pse, Lombardi: ‘Se passa il no se ne riparla dal 2028’

Il Municipio di Lugano ha risposto agli oppositori del Polo sportivo, ribadendo che in caso di ‘no’ alle urne si dovrebbe rifare il Piano di quartiere

Si vota fra un paio di settimane (Ti-Press)
11 novembre 2021
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Se il 28 novembre alle urne dovesse spuntarla il no, per riavere un nuovo progetto che contempli uno stadio di calcio altrettanto nuovo per la città di Lugano si dovrà aspettare «almeno il 2028». Questo è il «calcolo minimale» abbozzato da Filippo Lombardi. La Città ha risposto oggi – dopo che lo aveva già fatto pubblicamente con un comunicato stampa un paio di giorni fa – alla lettera inviata a Palazzo Civico dagli oppositori del Polo sportivo e degli eventi (Pse), che contestavano l’informazione data dall’esecutivo in particolar modo sul côté finanziario negli opuscoli distribuiti ai fuochi. Ebbene, in questo contesto il capodicastero Sviluppo territoriale ha voluto mettere i puntini sulle i riguardo a quelle che il Municipio giudica essere delle inesattezze circolate nei giorni scorsi.

«Nell’eventualità che vincano i ‘no’ – ha detto quindi il municipale –, non c’è alcun piano B sul Pse. Ho sentito delle cifre che mi lasciano sbalordito. Quattro mesi per riavere un progetto sono impensabili, ma come lo sono anche un paio d’anni. Ricordiamoci che c’è un Piano di quartiere che prevede tutti i contenuti del Pse. Se alcuni di questi dovessero venir meno, questo comporterebbe il decadimento dell’intero Piano, che andrebbe quindi riprogettato, sarebbero necessari un nuovo concorso e ulteriori modifiche, come pure un nuovo accordo con eventuali altri privati. Tutto questo costerebbe molto tempo. Il calcolo minimale è sull’orizzonte almeno del 2028».

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