Luganese

A piedi fino a Napoli, il viaggio benefico di due ticinesi

L’avventura di Patrick Bizzozero e Mirko Cotti Piccinelli, in un mese i due ragazzi percorreranno oltre 800 chilometri per aiutare quattro associazioni

Legati anche da una forte amicizia
1 luglio 2021
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Percorrere più di 800 chilometri a piedi per beneficenza, partendo da Como per arrivare a Napoli. È la sfida che si sono posti Patrick Bizzozero e Mirko Cotti Piccinelli, due giovani del Luganese con la passione per l’escursionismo. «L’idea di affrontare un viaggio così lungo ci è venuta già diverso tempo fa – spiega entusiasta Patrick –. Ora finalmente i nostri impegni professionali e scolastici ci permettono di realizzarla». L’avventura ha preso il via quest’oggi, quando i due ragazzi si sono recati di prima mattina nella città lariana, e si concluderà tra un mese con l’arrivo nel capoluogo campano. Il lungo tragitto toccherà Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio e infine Campania. «Ci muoveremo lungo la costa, anche se l’itinerario dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche che incontreremo e che potrebbero far cambiare leggermente i nostri piani», ci racconta il 24enne, studente di economia aziendale alla Supsi che ha terminato gli esami proprio ieri, giusto in tempo per la partenza. A variare potrebbero anche essere i chilometri percorsi ogni giorno dai due escursionisti, «ovviamente abbiamo stabilito una tabella di marcia, che è necessaria per un tragitto così lungo. Allo stesso tempo non vogliamo porci troppi vincoli». Proprio per questo motivo i due ticinesi hanno deciso di munirsi di una tenda, che porteranno a turno in spalla. «Decideremo di volta in volta se fermarci in un campeggio, in un prato o andare magari in un ostello. Anche in questo aspetto del viaggio vogliamo sempre essere piuttosto indipendenti».

‘Respirare la libertà’

Il concetto è infatti proprio quello di vivere un’esperienza che abbia il sapore di libertà, dopo i mesi trascorsi in casa a causa della pandemia. «Tempo fa mi è capitato di leggere il romanzo ‘Narciso e Boccadoro’ di Herman Hesse – ci confida il nostro interlocutore –. È stata una sorta d’ispirazione, da lì ho covato il desiderio di vivere un’esperienza che mi rimanesse impressa nel cuore per il resto della vita. Spero che questo viaggio con Mirko, che tra l’altro compirà gli anni proprio mentre saremo via, si riveli tale». Un’avventura carica quindi di significato, da vivere in prima persona e da condividere anche con gli altri. «Sono convinto che la vita sia fatta per essere vissuta. Non dobbiamo stare fermi a guardare il tempo che passa ma agire in maniera propositiva. Questo itinerario è anche un modo per fare nuove esperienze e imparare qualcosa». Un dei punti cardine che i due amici vogliono rispettare è proprio quello di percorrere gli oltre 800 chilometri a piedi, «Mirko aveva già fatto un viaggio simile, sfruttando anche i mezzi pubblici o chiedendo un passaggio ad altri viaggiatori. Questa volta invece ci siamo promessi di percorrere più chilometri possibili a piedi e fare autostop solo se davvero necessario, come ad esempio per superare una galleria».

‘La beneficenza ci dà la carica’

Tra i motivi principali che hanno spinto i due a intraprendere questo viaggio verso Napoli muniti solamente di zaino, tenda e scarponi, c’è anche un importante scopo benefico. È infatti stata lanciata una raccolta fondi con l’80% del ricavato che andrà in beneficenza, mentre il restante 20 servirà a coprire le spese o verrà tenuto da parte per progetti futuri. «Sapere di dover camminare così tanto per un fine nobile mi dà una carica aggiuntiva. Ho l’impressione che ad affrontare il viaggio insieme a noi ci saranno tutte quelle persone che hanno fatto una donazione» afferma Patrick. Già da alcune settimane sul profilo Instagram ‘ilnostro_tour’ si è infatti creata una condivisione tra il pubblico e i due escursionisti, che hanno condiviso una presentazione delle quattro associazioni ticinesi alle quali arriveranno le offerte. Si tratta di Helianto (attiva nella lotta contro la povertà infantile), Via di fuga (si occupa del salvataggio di cani detenuti nei canili da tanti anni), Aletheia Rcs (presta soccorso alle persone ospitate nei campi profughi) e della fondazione Francesco (aiuta le persone con difficoltà economiche residenti in Ticino). «I social sono uno strumento importante per raggiungere e coinvolgere le persone nel nostro progetto – ha proseguito Patrick –. Vogliamo sfruttare anche il buon numero di seguaci che ha Mirko sui social per mostrare alle persone quello che stiamo facendo e quali sono i passi necessari per progettare un viaggio del genere».

‘Ogni donazione conta’

Attraverso post e storie i due giovani hanno infatti cercato sin da subito d’interagire con il pubblico, creando ad esempio quiz sul peso dello zaino o condividendo i profili di chi ha versato qualcosa. «L’interazione con il pubblico vogliamo mantenerla anche durante il mese nel quale saremo lontani da casa. Per questo motivo scriveremo quotidianamente alcune righe, alle quali allegheremo ovviamente diverse foto, per aggiornare gli interessati sugli sviluppi della nostra avventura». Maggiori informazioni su come sostenere l’iniziativa (con le donazioni che si possono fare via Twint o bonifico bancario) si trovano sulla pagina Instagram ‘ilnostro_tour’. Dal canto suo ‘laRegione’ seguirà attraverso i suoi canali il viaggio di Patrick e Mirko.

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