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Disgrazia di Soragno, l'addio: 'Riposa in pace guerriero'

Si è svolto oggi a Lugano il commovente e partecipato funerale del 17enne che ha tragicamente perso la vita sabato in un incidente di moto

Per l'ultimo addio al 17enne morto in un incidente di moto, anche i compagni di squadra (Ti-Press)
17 novembre 2020
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«Troppo presto sei partito, lasciando un vuoto incolmabile. Ora riposa in pace guerriero». È stato il padre, a nome della famiglia avvolta nel dolore, a dedicare le ultime parole al figlio, il 17enne tragicamente scomparso sabato in un incidente di moto a Soragno, sulla strada cantonale a poche decine di metri da casa. In un cimitero di Lugano colmo di persone – almeno cinquecento secondo le stime della polizia –, ma in un crematorio accessibile unicamente a pochi a causa delle misure dovute alla pandemia, un'intera comunità ha detto addio a «un altruista, un gigante buono, con gli occhi curiosi e allegri e il sorriso perenne».

'Uno di noi': gli amici con la casacca della squadra

Parole che hanno toccato nel profondo i numerosi presenti, accompagnando la commozione del fresco ricordo di un giovane solare e amichevole, con numerose passioni. Prima fra tutte, lo sport. Giocatore di punta dei juniori dei Lugano Rangers, in prima fila durante la marcia funebre dalla camera ardente al crematorio c'erano i compagni di squadra. Per onorare quello che prima di tutto era un amico, i ragazzi hanno indossato le proprie casacche, cantato cori e preparato uno striscione, per ricordare che il numero 13 resterà per sempre "uno di noi", stringendosi infine in un lungo abbraccio collettivo con la famiglia al termine della cerimonia.

'Aveva capito che l'amicizia non ha colore né fazione'

Una cerimonia laica, caratterizzata dalle toccanti parole del papà della vittima. «Era sempre di fretta, correva veloce, forse perché sapeva che il tempo gli era tiranno – ha detto –. Andava a vedere l'Hockey club Lugano ma in fondo in fondo simpatizzava anche per l'Hockey club Ambrì-Piotta. Questo perché aveva già capito che l'amore e l'amicizia non hanno colore né fazione». A unire non è solo la personalità del giovane, ma anche la musica rap, scelta per salutarlo: 'On the corner' di Gemitaiz e 'Curre curre guaglió' dei 99 Posse. Ma soprattutto la struggente ballata dei Metallica, 'Nothing else matters'. «È stata l'ultima canzone che mi ha fatto ascoltare sabato mattina» ha ricordato, nella commozione, il padre prima di un desiderio finale: «Ora è il momento del dolore, da domani chi penserà a lui lo faccia nei momenti di felicità".

La nostra redazione rinnova le condoglianze alla famiglia in questo duro momento.

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