Luganese

Lugano, due mosse anti traffico per il Pian Scairolo

Il progetto di mobilità aziendale propone la navetta dalla stazione Ffs di Lugano e due veicoli di 9 posti da Menaggio per il porta a porta dei lavoratori.

Traffico negli orari di punta (Ti-Press)
4 febbraio 2020
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Cambia marcia il progetto di mobilità aziendale per il Pian Scairolo. O almeno così sperano i promotori: Lugano, Collina d’Oro e Grancia. Come? Con due nuove misure. La prima prevede l’introduzione di una navetta dalla stazione Ffs di Lugano, l’altra consiste in due veicoli da 9 posti sul tracciato Menaggio-Pian Scairolo. I lavoratori trasportati finora si situano fra i cento e i duecento al giorno. L’iniziativa potrebbe essere vista come la classica goccia nel mare del traffico che intasa quotidianamente il comparto.

Tuttavia, oltre al rilancio del progetto con il nuovo tentativo di coinvolgere le aziende del territorio (un incontro è stato indetto per domani, mercoledì 5 febbraio alle 16 nella sala multiuso di Grancia) e il monitoraggio costante, qual è l’obiettivo delle due misure? «La linea navetta tramite un veicolo con autista dalla stazione alla zona industriale è rivolta ai lavoratori che usano la ferrovia Lugano-Ponte Tresa e i treni che non fermano a Paradiso – spiega Davide Marconi, responsabile di progetto MobAlt e partner Mobitrends Sa –. Si vuole offrire loro la possibilità di recarsi in azienda con i mezzi pubblici. Stesso discorso per chi lavora nel comparto e vive oltre la dogana di Gandria. In questo caso il servizio assomiglia a un porta a porta attraverso furgoncini da nove posti interaziendali. «La novità consiste nella messa a disposizione di un mezzo cercando di coinvolgere i collaboratori come autisti, in una sorta di car-pooling esteso», dice Marconi. I frontalieri provenienti dell’alto lago di Como non hanno alternative sostenibili per giungere al lavoro in maniera comoda e facilitata. Il nuovo servizio sperimentale potrà forse portare a provare altrove questo genere di soluzioni che si adattano a zone senza una massa critica per i trasporti tramite bus».

Un bilancio è ‘prematuro’

Il Piano di mobilità del Pian Scairolo, elaborato tra il 2017 e il 2018 da Mobitrends Sa su mandato dei Comuni di Collina d’Oro, Grancia e Lugano, con il sostegno del Dipartimento del territorio, si è concretizzato finora in varie attività per le aziende. A cominciare dalle analisi domanda-offerta di mobilità, agli incontri e promozioni nelle aziende (circa 20 eventi specifici, oltre 120 titoli di trasporto pubblico prenotati con l’app Mobalt, oltre 400 giorni di disponibilità gratuita di mezzi di mobilità lenta), fino all’introduzione del servizio Porto Ceresio-Morcote via lago (inglobato nel trasporto pubblico dal 2018), con l’aggiustamento di coincidenze treno-bus negli orari di punta e la recente sperimentazione di navette transfrontaliere da Como e Varese, sostenuta dal Fondo Clima Lugano Sud e da alcune aziende. «Ora siamo in una fase in cui stiamo mettendo a punto il ‘puzzle’ che avevamo ipotizzato inizialmente», osserva il responsabile di progetto secondo cui tracciare un bilancio per ora è complicato siccome «mancano alcune variabili come il numero di abbonamenti nel frattempo stipulati per il trasporto pubblico. Lo scopo rimane quello di coinvolgere il maggior numero possibile di utenti, tipo altre 50-60 persone e fare in modo che il sistema di trasporto possa allargarsi ad altre zone». I Comuni promotori comunque ci credono e intendono proseguire l’impegno con il monitoraggio delle attività che partiranno nel biennio 2020-2021 e l’implementazione di due nuove soluzioni, entrambe con una fase sperimentale iniziale di 12 mesi.

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