Luganese

Karin Valenzano Rossi: 'Il sindaco di Lugano non è all'altezza'

L'assemblea del Plr ha approvato i nomi per le elezioni comunali. Nessuna sorpresa per il Municipio, passo indietro di Ducry per il Consiglio comunale

La capogruppo del Plr Karin Valenzano Rossi (Ti-Press)
22 gennaio 2020
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«Il sindaco non è all'altezza. La maggioranza relativa che governa la città ha lasciato che la paura prendesse il sopravvento sui progetti. Vogliamo che Lugano si scrolli di dosso questa negatività che avvelena tutto. Basta con le improvvisazioni, con la politica che vive di luci della ribalta: non vogliamo cicale, ma formiche che lavorino per la città». È arrivato forse inatteso, ma certamente apprezzato dai delegati – che l'hanno accompagnato con uno degli applausi più convinti della serata – l'affondo della capogruppo liberale-radicale Karin Valenzano Rossi al sindaco Marco Borradori e alla Lega dei Ticinesi.

Confermati i sette nomi per il Municipio

Il suo intervento si è distinto, durante un'assemblea che l'ha confermata fra i sette candidati per il Municipio, per essere stato l'unico condito da un esplicito attacco all'esterno. Per il resto, la discussione si è incentrata su temi e problematiche interni. Un dibattito, va detto, probabilmente attutito dalla notizia – comunicata relativamente a inizio assemblea – del passo indietro di Jacques Ducry. I delegati, in particolar modo quelli che nei giorni scorsi non hanno mancato di esternare il proprio disappunto pubblicamente, hanno tirato un sospiro di sollievo. Nonostante questo, qualche attimo di tensione non è mancato.

Peter Rossi: 'È una lista copia e incolla'

Fra tutti, l'intervento più critico è stato quello del consigliere comunale Peter Rossi, che ricordiamo è uno dei sette uscenti che non si ricandidano. «Non voglio causare ulteriori lacerazioni – ha premesso –. Il problema è mio, non del partito, per il fatto che non mi riconosca più». Ma ha comunque voluto ribadire i quattro motivi che lo hanno allontanato dal partito. Il disaccordo sulla congiunzione con il Ppd – al quale ha risposto il presidente cantonale Bixio Caprara, ricordando l'iter e il sostegno goduto della decisione –; una lista per il Municipio «copia e incolla, a malincuore orfana di Bertini», il licenziamento dell’addetto stampa e «il ripescaggio di Ducry, che ha fatto traboccare il vaso».

Tognola: 'Credo che il partito abbia sempre supportato Bertini'

E se Rossi ha concluso con un'amara riflessione – «ho la sensazione che ci sarà un nuovo calo di consensi» –, non è mancata la replica del presidente Guido Tognola. «La Commissione cerca si è trovata in difficoltà, perché la decisione di Bertini è arrivata all'ultimo. Con lui si è provato a riallacciare più d’una volta il discorso. Credo che il partito l’abbia sempre supportato. Riconosco le mie colpe, sono un uomo anche io, ma i giochi si fanno sempre in due». E se Tognola ha poi ribadito che l'assenza del vicesindaco si farà sentire in termini «sia elettorali sia qualitativi», anche Roberto Badaracco ha speso delle parole per il (quasi) ex collega d'esecutivo.

Badaracco: 'Bertini ha lavorato con tanto entusiasmo e cuore'

«In questi quattro anni ha lavorato moltissimo, con tanto entusiasmo e tanto cuore – ha detto il capodicastero Cultura, sport ed eventi –. Dobbiamo essere consci che quanto ha fatto è un valore per il nostro partito». Oltre all'uscente e a Valenzano Rossi, hanno preso parola anche gli altri cinque candidati: i vicepresidenti Morena Ferrari Gamba e Luca Cattaneo, i granconsiglieri Giovanna Viscardi e Fabio Schnellmann (quest'ultimo subentrato in lista proprio a Bertini) e il segretario cantonale Andrea Nava. Interventi per certi versi simili – dall'importanza della cultura alla progettualità, dalla prossimità all'impegno civile –, con un comune denominatore: la positività. Da ritrovare.

Diciotto donne. Il più giovane ha 20 anni, il più anziano 69

Presentanti e approvati a larga maggioranza anche i cinquantadue nomi per il Consiglio comunale, fra i quali ricordiamo l'ex presidente nazionale Fulvio Pelli e il pugile Ruby Belge. Si tratta di: Jean Jacques Aeschlimann, Céline Antonini, Shayda Askari, Mirko Audemars, Luca Banfi, Daniel Barray, Andrea Baumann, Stefano Bazzi, Augusto Bernasconi, Mirco Brugnoli, Innocenzo Caizza, Rosa Cappa, Stefano Cassina, Luca Cattaneo (uscente), Anna Celli, Luca Censi, Ornella Chiappini Starnini, Mattia Cogliati, Milo Delorenzi, Christian Del Sorbo, Daniel Georgis, Tobiolo Gianella (uscente), Tatjana Ibraimovic, Simona Khoyi Bianchi, Giovanni Luatti, Urs Lüchinger (uscente), Franco Maccanelli, Patrick Maggetti, Franco Marinotti (ex Verdi liberali), Raffaello Martini, Laura Méar (uscente), Jilian Melis, Marco Muttoni, Rupen Nacaroglu (uscente), Andrea Nava, Lara Olgiati, Lisa Pantini, Simona Rehli, Stefania Riggi, Andrea Schmid, Petra Schnellmann (uscente), Daniele Stefanini, Margherita Sulmoni, Luisa Tettamanti, Riccardo Togni, Paolo Toscanelli (uscente), Michele Unternährer, Ferruccio Unternährer (uscente), Karin Valenzano Rossi (uscente) e Giovanna Viscardi (uscente).

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