Luganese

Sorengo, cade il Centro di creatività

Nuovo colpo di scena sul comparto Cisterna a Sorengo: i promotori dell'investimento non forniscono garanzie e il Consiglio comunale vota la revoca

Ti Press
(Il comparto Cisterna a Sorengo)
28 dicembre 2019
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Un nuovo colpo di scena nell’infinita vicenda che vedeva a braccetto – fintanto che le garanzie finanziarie non sono venute meno – il Municipio di Sorengo e la società Piancha de Cisterna Sa, proprietaria del vasto comparto dove sorgeva la piscina, la quale aveva, d’intesa con l’Esecutivo, posto le premesse per farsi carico di un investimento milionario per la realizzazione di un Centro di creatività e cultura con atelier a disposizione di compagnie artistiche, teatrali, musicali, registi, coreografi e in parte fruibile al pubblico.

La società anonima, tuttavia, lo scorso febbraio è fallita. Ma il 14 maggio scorso – nuova svolta – alla Piancha de Cisterna è stato revocato il fallimento della Sa in liquidazione ed è stata reintegrata nella libera disposizione del suo patrimonio. Tutti contenti? Per nulla. Il Municipio ha posto precise richieste, poi riassunte nel messaggio municipale sottoposto all’attenzione del Consiglio comunale e approvato nella sua ultima seduta del 17 dicembre: “Affinché da parte nostra sia ripreso l’impegno per dar forza giuridica alla revisione del Piano regolatore approvata il 29 maggio 2018 dal Consiglio comunale, il titolare della proprietà deve presentare una garanzia emessa da un primario istituto bancario svizzero con cui si attesti la possibilità di finanziamento della realizzazione dell’intero progetto”. Le garanzie richieste dal Municipio dovevano giungere il 31 ottobre. Pena, la revoca della Variante pianificatoria votata nel 2018 dal Legislativo e sui cui poggiavano le premesse per l’ambizioso progetto culturale. Ebbene, la Piancha de Cisterna Sa non solo non ha dato seguito alle garanzie richieste entro i termini – solo il 5 novembre al Municipio è giunta, intempestiva, una lettera recante oltretutto l’errata data del 4 giugno 2019, nella quale la proprietà annunciava deboli orizzonti – ma ha pure interposto ricorso al Consiglio di Stato sostenendo l’illiceità della richiesta di garanzie da parte del Comune.

Proprietari al Consiglio di Stato

Un gesto deludente per l’autorità comunale che nel messaggio municipale ha osservato: “Per questa ragione il Municipio è dell’avviso che le premesse che hanno giustificato l’elaborazione della variante siano venute meno e propone pertanto la revoca della decisione adottata dal Legislativo il 29 maggio 2018”. Così, dieci giorni fa, il Consiglio comunale ha accolto la richiesta del Municipio di respingere la Variante di Pr del comparto “La Cisterna”. Il Municipio s’è tutelato con un parere legale positivo sul proprio moto procedurale. Forte anche della constatazione che, in ogni caso, il nuovo statuto pianificatorio che il Consiglio comunale aveva assegnato al vasto comparto della Cisterna, con la modifica del Pr, non è ancora stato approvato dal Consiglio di Stato. La decisione adottata il 17 dicembre di revocare la variante di Pr ha visto la Commissione Piano regolatore spaccata: una minoranza chiedeva il rinvio del messaggio municipale; mentre la maggioranza ha chiesto e ottenuto l’approvazione del messaggio municipale. E ora? Come hanno osservato i commissari di maggioranza, la variante non significa la paralisi dell’assetto pianificatorio del comparto Cisterna e inoltre i proprietari potrebbero ancora farsi promotori di una proposta alternativa, specie in previsione della revisione generale del Piano regolatore.

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