Locarnese

Comparto Ffs, a Muralto il 'monolito' si frammenta

Nel Consiglio comunale tutto di Ordine e Progresso la pianificazione spacca due commissioni. E c'è anche il doppio invito a ritirare il messaggio

La stazione Ffs oggi
12 settembre 2020
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La necessità di un dibattito politico sta emergendo a Muralto attorno alla futura pianificazione del comparto stazione Ffs, la cui variante andrà al voto del Consiglio comunale - tutto formato da esponenti di Ordine e Progresso - lunedì prossimo, 14 settembre. E lo farà, va ricordato, anche sulle scorie delle preoccupazioni testimoniate dal territorio: prima con oltre 130 firme di commercianti e residenti inviate ai singoli municipali, poi con le molte osservazioni critiche giunte all'esecutivo sui singoli elementi della variante.

Sia dalla commissione del Piano regolatore, sia dalla Gestione sono usciti due rapporti.  Quello di maggioranza in commissione Pr propende nettamente per la variante così come elaborata e presentata dal messaggio municipale. La premessa è che “l'intera pianificazione del comparto, per quanto di competenza del Comune, è ipotecata sotto diversi punti di vista dalla pianificazione viaria e dalla mobilità in generale di tutta la regione”. Quanto all'“eventuale eccessivo ingombro del futuro spazio sopra la pensilina”, è giustificato per i commissari da quei nuovi principi federali “che limitano lo sfruttamento (del territorio, ndr.) per estensione, ma prediligono quello in altezza”. A proposito di dimensioni, la maggioranza entra poi sul delicato tema dell'ala residenziale con autosilo pubblico. L'avvertimento è che nel plastico “che tutta la popolazione ha potuto visionare negli scorsi mesi nella sala del Consiglio comunale” l'edificio centrale adibito a uso abitativo e commerciale non corrisponde a quanto potrà venire effettivamente realizzato. Dalla documentazione aggiornata si evincerebbe infatti, e “chiaramente”, che “il Municipio ha già imposto una limitazione in altezza, affinché l'ultimo piano non sia edificabile come inizialmente schizzato nei progetti di massima”. V'è anche l'imposizione di una quota minima abitativa pari al 60% di tutta la superficie dell'edificio: “Con queste proporzioni la pianificazione comporterà la possibilità di alloggi per persone, probabilmente senza veicoli, in pieno centro, riducendo nel contempo l'afflusso eccessivo di commerci, evitando così l'effetto di svuotamento nella regione di piccoli commerci con unica concentrazione nel centro di Muralto”.

'Ridimensionare l'ala residenziale'

Un tema, quest'ultimo, che concorre invece a turbare i sonni della minoranza della commissione Pr. Difatti, “la potenzialità edificatoria dello stabile, la volumetria sopra il terminale dei bus, la circolazione dei bus su viale Cattori” e l'ubicazione della pensilina “in una zona che andrebbe piuttosto valorizzata”, sono problemi da non sottovalutare. Il primo riguarda l'altezza dell'edificio residenziale, che malgrado le rassicurazioni municipali risulterebbe poter raggiungere una quota di 2-3 metri superiore rispetto a quella degli stabili paralleli, situati a nord di via Collegiata. “I parametri pianificatori contenuti nel messaggio - scrive la minoranza - permettono la realizzazione di una struttura monolitica di oltre 130 metri di lunghezza (nettamene la più lunga della regione)”, che d'inverno metterebbe in ombra due edifici adiacenti (Garni Rio e Villa Janner) che invece si dice di voler valorizzare come beni culturali di interesse locale. Il suggerimento è “ridimensionare l'ala residenziale”, o “suddividere il blocco monolitico in diversi edifici”. Ci sono anche preoccupazione per le dimensioni della pensilina e perplessità per l'intenzione di indire un concorso di architettura per le prossime fasi quando nel messaggio ancora si fa riferimento a Botta quale futuro autore della progettazione definitiva. La conseguenza generale è la richiesta al Municipio di “ritirare il messaggio per approfondire gli ultimi dettagli e sottoporre una proposta che possa rispondere meglio alle aspettative dei cittadini”.

Un ritiro del messaggio è anche l'auspicio di una parte della commissione della Gestione, dove per altro i due rapporti contabilizzando insieme solo 5 consiglieri, contro i 7 che conta la commissione. In quello sottoscritto da 3 membri si invita il Municipio a riprendere in mano il messaggio e a ripresentarlo “dopo attenta analisi delle perplessità sollevate dalle commissioni", “anche a fronte di quanto emerso a gran voce della cittadinanza”. Per il resto l'accento viene messo su aspetti sensibili come “l'impatto estetico e paesaggistico che un'opera di questa entità pone, evitando di considerare prevalentemente l'aspetto economico”. E ancora: “A fronte dei cambiamenti nelle abitudini commerciali (‘smart working’, e-commerce) occorre valutare se valga ancora la pena investire nella realizzazione di nuova superficie utile lorda adibita a tali scopi e già oggi poco richiesta, rischiando addirittura di creare concorrenza alle attività oggi presenti”.

'Salvaguardare di più i posteggi'

Nell'altro rapporto gestionale - favorevole al messaggio nonostante le premesse - il focus viene messo sulla questione finanziaria, anche se “le soluzioni pianificatorie proposte sollevano tuttavia notevoli perplessità”. Dal profilo economico “le preoccupazioni sono molte e questo alla luce dei notevoli investimenti ai quali sarà chiamato a far fronte il Municipio”. Infine, “non convince l'enfasi con cui viene descritta l'operazione per quanto riguarda l'autosilo. Il Municipio dovrebbe anche salvaguardare i posteggi ancora presenti sul territorio, invece di continuare a smantellarli”.

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