
«Il Consiglio comunale si sente bypassato? Comprendo, ma deve credermi: anche io avrei preferito rispettare le procedure e la democrazia. La nostra scelta di mettere in liquidazione Lugano Airport Sa (Lasa) è stata sofferta e non avrebbe potuto essere rimandata, altrimenti avremmo rischiato di dover depositare i bilanci in Pretura e far fallire la società con la procedura ordinaria. E questo non avrebbe che peggiorato la situazione».
Il sindaco di Lugano Marco Borradori spiega perché la scelta del CdA di Lasa e del Municipio, è stata soltanto comunicata alla commissione della Gestione del Consiglio comunale. «In quella riunione abbiamo però trovato un accordo e in effetti ero stupito dai articoli apparsi sulla stampa (cfr. 'laRegione' del 29 aprile) molto critici nei confronti del Municipio e del CdA - prosegue il sindaco -. Eppure, la modalità che abbiamo scelto è basata sul decreto esecutivo del Consiglio di Stato che ha sospeso le attività dei legislativi fino al 25 maggio a causa dell'emergenza sanitaria e abbiamo accolto la richiesta della Gestione di presentare un messaggio urgente che potrà essere votato dal Consiglio comunale nella seduta del 1° giugno».
Ci sarà anche una richiesta di credito per consentire il traghettamento della gestione ai privati, aggiornare il preventivo 2020 e garantire ai dipendenti un trattamento adeguato? Se sì, a quanto ammonterà? «Ci dovrebbe essere in effetti anche una richiesta di credito ma la cifra esatta non l'abbiamo ancora definita», risponde Borradori che riconosce come i passi compiuti abbiano fatto storcere il naso a molti. Tuttavia, attendere oltre sarebbe stato peggio, dopo il discutibile annullamento del referendum che ha seguito il posticipo delle elezioni comunali all'anno prossimo.