Luganese

Municipio di Lugano: 'Basta con la logica ricattatoria'

L'esecutivo prende posizione riguardo la polemica sollevata dall'Associazione mercanti itineranti della Svizzera italiana durante il mercatino in Città

Il malcontento pare serpeggiare ©Ti-Press
19 dicembre 2019
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«Una situazione non corrispondente alla realtà, amplificata ad arte in maniera disonesta, dal carattere inutilmente denigratorio e diffamatorio». È dunque chiara la posizione del Municipio di Lugano che si è espresso con un comunicato stampa ufficiale sulle ‘presunte’ accuse dell’Associazione mercanti itineranti della Svizzera italiana.

«È triste e veramente riprovevole che alcune e-mail e lettere inviate per richiamare i mercatari refrattari, in modo estremamente cortese, su alcuni aspetti del regolamento che non venivano applicati – evidenzia l’esecutivo cittadino – vengano utilizzate arbitrariamente a mezzo stampa per gettare fango su un’organizzazione che opera in modo estremamente trasparente, professionale e a tutela di tutte le parti. Paradossalmente è dunque la Divisione eventi e congressi della Città che da anni subisce minacce di alcuni (sempre i medesimi) i quali annunciano di voler ricorrere ai media con il fine di fare pressione per lo spostamento di alcune bancarelle o sulla variazione della merce proposta» tira la frecciatina il Municipio che afferma perentorio come sia giunta l’ora «di mettere un punto finale a questa logica ricattatoria, anche perché negli ultimi anni sono state applicate numerose misure per migliorare la collaborazione e l’ascolto di tutte le parti interessate.

Negli ultimi anni abbiamo proceduto a un’attenta analisi migliorando tantissimi aspetti dei mercatini: dalla loro disposizione alla tipologia della merce, improntata alla diversificazione e alla qualità, fino all'acquisto di 40 casette in legno come nei migliori mercati europei (con un investimento di oltre 200'000 franchi). Stiamo inoltre attentamente valutando la tenuta dei caratteristici parpai, più adatti alle vie del centro, in quanto la loro sostituzione implicherebbe un altro investimento di oltre 200’000 franchi.

Usare i media e cercare di attivare trasmissioni della Rsi per fare pressioni sull’organizzazione del mercatino, denigrando il lavoro e il dialogo diretto tra le parti – conclude il Municipio di Lugano – è estremamente fuorviante».

E rinviata a gennaio è la questione dei posteggi ‘saltati’ a Gandria. Sulla nuova ordinanza, che ha spostato a monte la barriera lungo la strada che scende verso il villaggio e che ha sollevato non pochi malumori, il Municipio si è prefisso di incontrare, dopo le feste, la locale commissione di quartiere».

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