Luganese

L'aeroporto di Lugano sotto la lente dell'Ufac

Per la revisione dei Piano settoriale: oggi il primo incontro con Cantone, Città e gestore dello scalo

Ti-press
19 dicembre 2018
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L'Ufficio federale dell'aviazione civile (Ufac) ha avviato oggi la procedura di revisione della scheda di coordinamento del piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica (Psia) per l'aeroporto di Lugano-Agno. Il riesame è dettato dai mutamenti che hanno interessato le condizioni e le esigenze d'esercizio dello scalo negli ultimi vent'anni, si legge in un comunicato.

Nell'incontro di stamane erano rappresentati, oltre all'ufficio federale, il canton Ticino, la città di Lugano e il gestore dell'aeroporto, scrive nella nota l'Ufac. I lavori coinvolgeranno diversi comuni circostanti e si protrarranno per alcuni anni.

Il piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica è lo strumento di pianificazione del territorio della Confederazione per l'aviazione civile. Per ogni singola struttura è allestita una scheda di coordinamento che indica i requisiti specifici.

Essa definisce le condizioni quadro d'esercizio, il perimetro dell'aerodromo, l'esposizione al rumore, l'area di limitazione degli ostacoli alla navigazione aerea, la protezione della natura e del paesaggio e le attrezzature. La bozza sarà sottoposta a consultazione cantonale e sarà oggetto di una procedura d'informazione della popolazione.

Lo scalo ticinese dispone di una scheda Psia approvata dal Consiglio federale nel 2004, che si basa sulle previsioni ottenute nella concessione del 1996. Queste ipotesi - sottolinea l'Ufac - risalgono all'inizio degli anni '90 e sono ormai superate. Per tal ragione è necessario un aggiornamento coordinato ai bisogni attuali. Una prima riunione con il coinvolgimento dei comuni di Agno, Bioggio e Muzzano è prevista il prossimo 9 gennaio.

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