Luganese

Campione in Svizzera? Raccolta di firme naufragata

Solo 212, le persone che hanno sottoscritto la petizione che ora è stata ritirata dai promotori. Sfumano le flebili speranze di annessione dell'enclave.

Ti-press
8 ottobre 2018
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A Campione d'Italia è durata solo cinque giorni la raccolta di firme per sostenere l'annessione dell'enclave alla Svizzera ''Stato non italiano che sta sostenendo un territorio italiano'' come recitava il testo della petizione che è naufragata in quanto non ha fatto breccia fra i campionesi.

Solo 212 quelli che hanno firmato la petizione, ritirata dai promotori, anche perché non approvata dalle organizzazioni sindacali.  La  maggioranza dei campionesi non avendo firmato la petizione dimostra di aver bocciato la secessione, anche in considerazione del fatto che la Repubblica italiana è una e indivisibile, come recita l'articolo 5 della Costituzione.

La decisione di sospendere la raccolta di firme e coltivare l'idea di passare alla Svizzera è stata presa ancor prima della notizia, ufficializzata nel pomeriggio di ieri, dell'incontro di sabato sera a Bregnano, dove era in corso una festa della Lega, della Rsu del Casinò con il sottosegretario dell'Interno Nicola Molteni, parlamentare canturino. ''Essendo venuti a conoscenza che sarebbe stato presente a Bregnano abbiamo decisi di presentarci e Molteni ha accettato di buon grado di incontrarci'' afferma Paolo Bortoluzzi, componente dalla Rsu.

Insomma, la rappresentativa sindacale dei 482 ex dipendenti del Casino, hanno fatto proprio il famoso proverbio che recita ''Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto''. Decisione azzeccata. L'incontro con Molteni è durato oltre un'ora. Occasione per rappresentare la drammatica situazione in cui è precipitato l'enclave.

A sua volta il sottosegretario leghista rompendo il silenzio che non faceva altro che aumentare sconcerto e preoccupazione ha fornito una informazione che tutti, in riva al Ceresio, aspettavano: la convocazione, per domani, del tavolo interministeriale (Intento, Economia e Finanze e Sviluppo Industriale) in cui saranno vagliate tutte le soluzioni possibili, per arrivare a riaprire la casa da gioco, la cui chiusura sta mettendo in ginocchio il sistema Campione.

Molteni, uno dei più stretti collaboratori di Salvini, che non ha anticipato le soluzioni al vaglio degli esperti dei tre ministeri, ha assicurato in tempi breve, forse già in settimana o al massimo la prossima, la convocazione a Roma delle Organizzazioni sindacali e della Rsu per quel confronto che tutta la comunità di Campione d'Italia attende da tempo. L'apertura di dialogo sul futuro del Casinò torna utile anche per i dipendenti del Comune.

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