Luganese

Viganello, sospesa l'espulsione della madre con due figli

Lo ha deciso il Commissariato Onu per i rifugiati con una decisione provvisionale. Un ricorso chiede di accertare le violazioni di diverse norme convenzionali.

Ti-Press
2 ottobre 2018
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È stata sospesa l'espulsione della madre e dei due figli piccoli ordinata dalla Segreteria di Stato della migrazione e tentata a Zurigo dalla Polizia cantonale circa tre settimana fa usando le maniere forti dall'hotel La Santa di Viganello. Lo ha deciso il Commissariato Onu per i rifugiati.

È stata emessa una decisione provvisionale, notificata oggi, che ha accolto la richiesta specifica presentata dalla donna richiedente d’asilo per sè e per i suoi due bambini. Mediante un corposo ricorso è stato richiesto l’accertamento di violazioni di numerose norme convenzionali e la rinuncia a qualsiasi misura di allontanamento.

In attesa della decisione sulle domande del ricorso, il Commissariato Onu ha ritenuto ci fossero già abbastanza motivi per rinunciare
ad eseguire la decisione di deportazione di una madre e dei suoi due bambini. I firmatari del ricorso, gli avvocati Immacolata Rezzonico e Paolo Bernasconi, appartengono alla Rete di giuristi della Fondazione posti liberi.

Intanto, la petizione 'Siamo al buio' lanciata su Change.org per denunciare i presunti maltrattamenti subiti dalla donna e dai figli dagli agenti della polizia cantonale intervenuti ha ampiamente superato quota 7'500 firme.

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