Luganese

Operazione Mizar, 'non ci sono piani B'

La conferma del sindaco di Lugano, Marco Borradori, che ribadisce l'importanza di chiudere le trattative con i proprietari dello stabile. A giorni la licenza di costruzione

1 ottobre 2018
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"L'operazione Mizar si farà, siamo in attesa, per intanto non abbiamo nessun piano B". La conferma arriva dal sindaco di Lugano, Marco Borradori. Un messaggio – come anticipato da TeleTicino – neanche troppo velato indirizzato ai vertici del Cardiocentro. La questione sul tavolo, come noto, è quella del Mizar,  stabile che dovrebbe accogliere il polo per la ricerca scientifica previsto a Molino nuovo, per il quale la licenza di costruzione è attesa a giorni. Logico quindi che la proprietà dello stabile vada informata sull' avanzamento dell'operazione, ha spiegato Borradori. Gli accordi prevedono che la città di Lugano metta a disposizione 10 milioni  e il Cardiocentro 5 milioni per l'acquisto del terreno. “Vogliamo prima sapere cosa accadrà al nostro istituto” – ha invece puntualizzato il presidente della Fondazione, Giorgio Giudici al domenicale Il Caffè». Esternazioni non particolarmente gradite al Municipio, il quale ha sollecitato un incontro nei prossimi giorni. Un’operazione dal costo complessivo di 48 milioni e sostenuta in buona parte da BancaStato.

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