Locarnese

‘Oh che bel castello!’ Pronto il credito per la valorizzazione

Il Municipio di Locarno ha licenziato il messaggio. Investimento da 1,5 milioni per rilanciare il ‘gioiello’ della città sulla base del progetto scelto

28 dicembre 2022
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‘Oh che bel castello!’. Quello Visconteo di Locarno lo sarà presto, a condizione che il legislativo approvi la richiesta di credito di 1,5 milioni di franchi allestita dal Municipio di Palazzo Marcacci. Quest’ultimo nella sua seduta ha infatti approvato il messaggio, con la relativa richiesta di credito, da destinare alla progettazione definitiva del castello di Locarno. Bene culturale d’interesse cantonale, costituisce un importante patrimonio storico, architettonico e urbanistico per la città di Locarno. Esso è al contempo testimonianza storica, monumento protetto d’importanza nazionale, museo archeologico e storico, luogo di ricevimento e di aggregazione, nonché punto di riferimento sull’asse pedonale che dal lago arriva fino alla Rotonda di Piazza Castello, dove anticamente si trovava il porto fortificato del castello. Tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90 la Città aveva compiuto un notevole sforzo per risanare gli edifici di valore storico e culturale di cui è proprietaria, intervenendo a Casa Rusca, a Casorella e a PalazzoMorettini. Per il castello invece si è sempre operato solo in maniera puntuale, per cui l’ultimo grosso intervento risale a quasi un secolo fa.

Il concorso pubblico

Nel 2021, tramite un concorso pubblico di progetto con procedura selettiva, il Municipio ha ottenuto un progetto completo, proposto da un unico team interdisciplinare di professionisti, per la valorizzazione, per il restauro conservativo degli edifici esistenti e per il riordino, il rinnovamento e l’ampliamento degli spazi espositivi, con un’infrastruttura tecnica e logistica d’avanguardia, che permetta una continuità operativa durante tutto l’anno dell’intero comparto del castello. La giuria, presieduta dal sindaco Alain Scherrer, aveva designato vincitore del concorso il progetto ‘Pivot’, proposto dalla Comunità di lavoro Sanchez Garcia Architetti, Krausbeck Santagostino Margarido Sagl di Salorino. Del progetto vincitore, va ricordato, è stata particolarmente apprezzata l’idea di aprire il cortile al pubblico. Una proposta inaspettata dal valore e dall’importanza tali per
l’integrazione del castello nella struttura urbana da sovrastare a tutti gli effetti qualsiasi gesto architettonico. L’apertura, infatti, permette alla popolazione di vivere il castello come proprio e richiama i visitatori ad accedere alle manifestazioni e alle mostre. Il cortile diviene di riflesso piazza
pubblica, perlomeno frequentata durante le ore di apertura del museo e, secondo le esperienze fatte nel concreto, sovente anche in altri momenti del giorno. Il cortile del castello ridiviene così il punto cardine dell’organizzazione funzionale del complesso. Per il visitatore, il castello diventa il punto iniziale per la visita al Museo. Oltre a questa nuova visione urbanistica, la giuria di concorso ha inoltre apprezzato la proposta di accedere al complesso museale, che comprende sia il maniero che Casorella, dalla storica via Al Castello. I nuovi percorsi interni e le installazioni tecniche dell’edificio inserite nelle nuove pavimentazioni daranno infine la possibilità ai fruitori di accedere più facilmente alla struttura, potendo apprezzare al meglio sia gli spazi museali che le esposizioni fisse e temporanee.

La ricerca dei sussidi e l’affinamento del progetto

La progettazione e la futura realizzazione per la valorizzazione del castello potranno avvalersi di contributi sia cantonali che federali. I tempi per lo sviluppo del progetto e contemporaneamente l’avanzamento delle richieste di sussidio richiederanno circa due anni di lavoro. Durante questo arco
di tempo non verrà unicamente affinato il progetto vincitore del concorso, ma è previsto anche lo sviluppo di studi paralleli che riguardano la conservazione e il restauro del castello, degli affreschi, della struttura e gli aspetti archeologici. Il monumento è in uno stato di conservazione discreto, necessita tuttavia di alcuni interventi nel rispetto della massa storica attuale. Il Municipio crede fermamente nel progetto e ritiene sia giunto il momento d’intervenire, procedendo al restauro del principale monumento cittadino, restituendogli così la giusta dignità e beneficiando in contropartita del suo grande potenziale, che oggi rimane in parte inespresso. Oltre agli aspetti culturali e sociali, il castello è infatti un tassello urbanistico importante, legato a doppio filo al riordino e alla riqualificazione degli spazi pubblici, che dal Debarcadero portano alla Rotonda di Piazza Castello, passando per il salotto cittadino di Piazza Grande e Largo Zorzi.

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