Locarnese

Buoni e commerci locali: a Losone il binomio è positivo

Pandemia: grazie ai tagliandi comunali, in circa un anno e mezzo sono circolati nell’economia losonese oltre 800mila franchi

Losone
(Ti-Press)
2 gennaio 2022
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In diciotto mesi circa nell’economia locale losonese sono circolati oltre 800mila franchi; ciò grazie ai buoni comunali. Il sistema dei buoni comunali è stato lanciato nel luglio del 2020 come risposta all’arresto imposto dal diffondersi della pandemia, per – si legge in un comunicato del Comune – “offrire sostegno alla popolazione e riavvicinarla alle attività commerciali locali, che hanno particolarmente risentito del confinamento”. Una situazione particolarmente precaria, quella delle piccole e medie imprese (non solo sul territorio comunale) che sono state messe sotto pressione ulteriormente dalla concorrenza del commercio online. Sin dagli inizi, il Comune di Losone si è speso per ideare un progetto di sostegno che promuovesse un circolo virtuoso non circoscritto e puntuale, ma “i cui effetti positivi riuscissero a propagarsi anche dopo la sua conclusione”. La popolazione losonese, ha rilevato il Comune, ha “apprezzato il progetto”, che dal suo avvio ha visto la richiesta di oltre 40mila buoni che hanno fatto circolare oltre 800mila franchi.

I buoni sono stati utilizzati in ben oltre settanta attività economiche: “Per molti è stata l’occasione per tornare a comprare nei negozi di quartiere e scoprire anche alcuni artigiani locali”, si legge nel resoconto. Sì, perché sul territorio comunale sono presenti numerosi commerci e attività: dagli alimentari alle panetterie, alle officine per biciclette alle imprese di artigiani e costruttori.

Il Comune sulla sponda destra del fiume Maggia è il secondo polo economico della regione; “oltre a vantare un vivace comparto industriale, ospita numerosi commerci che, dopo le difficoltà iniziali, hanno saputo recuperare terreno e rispondere alle sfide attuali”. La clientela naturalmente non è rimasta tutta, alcune persone sono tornate almeno una volta finito il lockdown.

I buoni comunali “hanno offerto un aiuto immediato a popolazione e attività economiche in un periodo complesso”. L’iniziativa però guardava anche a lungo termine, per “rafforzare il legame fra attività commerciali e comunità”, permettendo alle piccole e medie imprese locali di farsi anche conoscere, tenendo ben presente che a livello nazionale sono loro le principali datrici di lavoro.

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