Grigioni

Niente effetto sospensivo, a San Vittore si vota regolarmente

Il Tram grigionese si esprimerà solo in un secondo tempo sulla tesi dell’ex sindaco Annoni secondo cui l’informazione data alla popolazione è incompleta

Il progetto elaborato dallo studio Moro di Locarno
22 settembre 2022
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Niente da fare per l’ex sindaco di San Vittore, Luciano Annoni, che a inizio settimana si era rivolto al Tribunale amministrativo dei Grigioni per annullare, oppure sospendere, la votazione popolare in agenda domenica 25 settembre sul credito di 7,1 milioni di franchi votato a inizio mese dall’Assemblea comunale per la realizzazione del nuovo centro scolastico dotato anche di rifugio protetto della Pci. Il Tram non ha concesso l’effetto sospensivo chiesto nel ricorso; chiesto, a mente del giudice cantonale, senza una sufficiente motivazione, come scritto dal Municipio nelle proprie osservazioni inviate a Coira. Questo significa che la chiamata alle urne (peraltro da diversi giorni ormai si vota per corrispondenza) può proseguire regolarmente fino alla chiusura delle urne questa domenica. Il Tram si esprimerà invece nel merito del ricorso nei prossimi giorni, settimane o mesi: qualora accogliesse il ricorso, la votazione dovrà essere ripetuta aggiornando il materiale di voto nei punti ritenuti sensibili; qualora lo respingesse, l’esito che scaturirà domenica dalle urne sarà ritenuto definitivo. E proprio su questo punto, terza opzione, se la popolazione bocciasse domenica lo stanziamento del credito, il ricorso decadrebbe poiché privo d’oggetto. Il tribunale specifica che concedere oggi l’effetto sospensivo comporterebbe lo stop alla votazione e la sua ripetizione in caso di rigetto del ricorso: "Questo comporterebbe inutili costi per il Comune". Inoltre "non si intravede nessun danno per il ricorrente, se al ricorso non viene concesso l’effetto sospensivo. Tanto è vero che, qualora gli aventi diritto al voto dovessero rifiutare la spesa, l’interesse al ricorso dovrebbe decadere".

Tesi e controtesi a confronto

Il ricorso, ricordiamo, contesta l’informazione inviata dal Municipio agli aventi diritto di voto ritenendola incompleta sulla lievitazione dei costi subita dal progetto rispetto ai calcoli iniziali, nell’ambito dei quali si sono aggiunti negli ultimi mesi 300mila franchi a causa dei vari rincari subiti dalle materie prime. Un incremento ritenuto sopportabile per le casse comunali, secondo il Municipio che può vantare un moltiplicatore d’imposta pari al 75% (potrebbe venire aumentato) e un capitale proprio di oltre 7 milioni a disposizione appunto per il finanziamento di opere pubbliche. Non dello stesso parere Annoni, secondo cui il rincaro va calcolato non sul breve periodo ma sui prossimi due/tre anni, ossia per l’intera durata del cantiere, con effetti ben più pesanti rispetto a quelli calcolati dall’Esecutivo locale. Sempre Annoni ritiene che il Comune a breve e medio termine sarà confrontato con una massa d’investimenti fuori scala per le casse comunali, superiore ai 10 milioni, ciò che finirebbe per chiamare pesantemente i cittadini alla cassa con un moltiplicatore d’imposta superiore al 100%. Parola al Tram.

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