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Sala concerti a Sobrio, ‘tornati al punto di partenza’

La delusione di Mauro Harsch per le opposizioni al progetto di Mario Botta. 'Così perdiamo investitori, attendiamo con interesse la risposta delle autorità'

I disegni della struttura di Mario Botta
7 giugno 2021
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«Dopo due anni di lavoro, modifiche, incontri con le autorità e trattative, ci troviamo praticamente ancora al punto di partenza». Mauro Harsch non nasconde la sua delusione generata delle opposizioni alla realizzazione di una sala concerti a Sobrio dove poter mettere in scena i concerti del ‘Villaggio della musica’, iniziativa che già ora anima questa frazione di Faido situata a 1’100 metri di quota. «Il mio impegno in questo progetto si lega all’affetto che provo per questo paese», afferma il pianista presidente dell’associazione Ars Dei, determinato a realizzare la struttura a Sobrio senza tuttavia nascondere che l’auditorio disegnato dall’architetto Mario Botta «fa gola a tanti, qui nelle vicinanze ma anche oltre Gottardo. Sarebbe infatti unico a livello mondiale – ribadisce Harsch –, e potrebbe portare importanti ricadute economiche per tutta la regione. Con la chiesa di Mogno era successa la stessa cosa: tante critiche prima della realizzazione, solo elogi una volta conclusa l’opera».

In attesa del preavviso del Municipio

Come noto, la nuova sala concerti non ha fatto breccia in tutta la popolazione di Sobrio. Facendosi portavoce di una parte di residenti e villeggianti, l’ex sindaco Adriano Milani, affiancato da tre abitanti, negli scorsi mesi ha infatti inviato al Municipio e al Consiglio comunale di Faido una presa di posizione critica (ubicazione, inserimento paesaggistico, gestione e sostenibilità del progetto) con la quale si chiedeva anche di fissare un incontro pubblico informativo. Invito raccolto dall’Esecutivo, che ha deciso di prendersi del tempo per dare il proprio preavviso in merito alla bontà di quanto proposto da Botta e dall’associazione Ars Dei. Preavviso – ha dichiarato negli scorsi giorni il sindaco Corrado Nastasi, auspicando il coinvolgimento di tutte le parti nelle future discussioni – che terrà conto dell’esito dello studio avviato dal pianificatore comunale che prende in considerazione tutti gli aspetti necessari per un’eventuale concretizzazione della nuova sala concerti, comprese le richieste e le preoccupazioni espresse.

‘Non parteciperemo alla serata pubblica’

Sarà poi la volta della serata pubblica, alla quale dovrebbe seguire il voto del Consiglio comunale relativo alla necessaria variante di Piano regolatore che si baserà anche sulle osservazioni sollevate dal Cantone. «L’architetto Botta e il sottoscritto attendono con interesse la risposta delle autorità competenti, che speriamo sia positiva». Nel corso dell’iter, «lasceremo tuttavia agli abitanti e ai villeggianti l’eventuale decisione finale, senza influenzare le loro scelte», aggiunge Harsch, il quale annuncia che né lui né Botta parteciperanno alle serate pubbliche: «come accaduto in passato, sfocerebbero in discussioni poco costruttive e in attacchi personali».

’L'ubicazione proposta è l’unica possibile’

Ricordiamo che la struttura della nuova sala concerti – nella quale sono previsti circa 180 posti a sedere – era stata ritoccata con un seconda variante elaborata da Botta anche a seguito delle prime criticità riguardo l’ubicazione e le dimensioni sollevate dall’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale e dalla Società ticinese per l’arte e la natura. «La seconda variante soddisfa tutte le nostre richieste. L’ubicazione proposta (sul terreno a lato del vecchio stabile comunale che un tempo ospitava il caseificio, ndr) è l’unica possibile in loco. Il traffico non sarà inoltre sollecitato».

Il secondo disegno di Botta aveva inoltre portato alla riduzione del costo dell’opera, circa 3,5 milioni di franchi. «Siamo sempre alla ricerca di sponsor. È chiaro che se il progetto non decolla, eventuali sostenitori sono meno propensi a darci una mano. Le opposizioni e i conseguenti ritardi hanno già portato due importanti sostenitori privati ad abbandonare l’idea di contribuire al finanziamento. Bisognerà dunque trovarne altri».

Pareri contrastanti

Per i promotori la necessità di costruire l’auditorium musicale (una struttura funzionale pensata per ospitare anche workshop, masterclass e prove) è dettata dalla costante crescita del numero di artisti, di giovani musicisti e di compagnie di danza che desiderano collaborare con il ‘Villaggio della musica’. I contrari giudicano l’impostazione del progetto nebulosa e faraonica. Affermano che avrebbe un importante impatto sulla vita del paese e che bisognerebbe dare priorità alla realizzazione di altre opere a favore della popolazione di Sobrio. Per i firmatari della lettera al Municipio, la sala concerti sarebbe inoltre un doppione con il polo multiculturale abbozzato dalla Supsi in quel di Biasca.

Sobrio Festival: tutto pronto per l’edizione 2021

Nel frattempo è stato presentato il programma del Sobrio Festival 2021 che avrà luogo presso la chiesa di San Lorenzo nel corso del mese di luglio. Tra i principali appuntamenti: la finale del Premio ‘E. Tschaikowsky 2021’, concorso pianistico internazionale che si svolge dal 2019 a Sobrio e che quest’anno ha selezionato giovani pianisti provenienti da Russia, Giappone, Cina, Corea del Sud, Stati Uniti, Macedonia, Italia e Svizzera. Questa settimana inizia la prenotazione dei posti. Il programma con tutti gli appuntamenti è disponibile sul sito www.sobriofestival.com

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