Bellinzonese

Bellinzona, 'La copertura della pista non deve più attendere'

Il Ppd torna alla carica esponendo l'esigenza di disporre di un altro impianto coperto al Centro sportivo a beneficio di tutta la regione

Sollecitato anche un masterplan per il riordino del polo sportivo (Ti-Press)
24 febbraio 2021
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La copertura della pista di ghiaccio esterna del Centro sportivo di Bellinzona (Csb) non deve più attendere. Ne è convinto il gruppo del Ppd in Consiglio comunale: “L'urgenza di allungare la fascia stagionale di utilizzazione della pista esterna di ghiaccio, nota dalla fine degli anni novanta – si legge nell'interpellanza inoltrata al Municipio – rende ineluttabile la sua copertura. Quando e come – viene quindi chiesto all'Esecutivo – si intende procedere con la sua copertura?”. Per i popolari democratici, la necessità di tale intervento “è data dal fatto che, di regola in agosto, nemmeno tutte le piste coperte ticinesi hanno il ghiaccio e che ciò crea una forte propensione degli utenti "non bellinzonesi" a utilizzare l'unica pista coperta del Csb, con forti limitazioni per gli utenti "bellinzonesi" quali i corsi di pattinaggio e il movimento giovanile dei Gdt. Giova pure rammentare che, la pista esterna non coperta è soggetta a inconvenienti generati dalle condizioni meteo (pioggia, neve, vento, sabbia, ecc.)”.

'Investimento non urgente o prioritario'

L'interrogazione bis fa seguito a quella interpartitica (Ppd, Plr e Ps) sullo stesso tema depositata lo scorso gennaio, che chiedeva in sostanza di migliorare l'offerta generale del Centro sportivo. Il Municipio ha delegato la trattazione dell'atto parlamentare all'Ente autonomo Bellinzona sport, che ha reputato “di buona qualità le infrastrutture messe a disposizione delle società calcistiche, società di nuoto, società di pattinaggio, società di atletica e parzialmente per le società federali di ginnastica”. L'Ente sport evidenziava “la necessità di migliorare l’offerta sportiva per le società di sport indoor quali Unihockey, Basket, Volley”. Nella risposta all'interrogazione il Municipio informava che il progetto di realizzazione di una tripla palestra al posto dell’attuale Palabasket nel comparto Torretta (progetto del Cantone, supportato dalla Città proprietà del sedime concesso al Cantone in diritto di superficie), dovrebbe permettere di migliorare l’offerta. L'Esecutivo aggiungeva però di non reputare urgente o prioritario un investimento atto a coprire la pista di ghiaccio esterna. 

'Serve un masterplan per il riordino del comparto'

Con stadio comunale, campi da tennis e piscina comunale, “stiamo parlando del più grande polo sportivo cantonale degli anni settanta e novanta, senza poi dimenticare la presenza dei campi polisportivi nella zona del Liceo, delle palestre cantonali e del centro cantonale di Gioventù e sport”, fa notare il Ppd, che reputa quindi imprescindibile pensare, a breve e a lungo termine, “a un riordino del nostro "polo sportivo" non solo nell'ottica di una riorganizzazione ma bensì dotandoci, e dunque pianificando il tutto nel dettaglio e con una logica d'assieme, attraverso una sorta di Masterplan Csb 2040”. Di seguito le specifiche domande all'Esecutivo: “Il Municipio ritiene che il nostro polo sportivo comunale merita di qualificarsi di valenza regionale, se addirittura cantonale ? Per definire la futura impostazione non è ipotizzabile un Masterplan, coerente con la nuova pianificazione urbanistica del comparto Torretta, che ne indichi le priorità?. Le necessità in termini di aumento del numero di spogliatoi per il disco su ghiaccio (almeno due) e di superfici per le attività "fuori ghiaccio" sono pure note: quando si intende darvi concretezza? Il Municipio può far capo a finanziamenti cantonali, e dunque è ipotizzabile pensare di allargare la cerchia di finanziamento alle possibilità date dal partenariato pubblico privato (PPP)? Vista l'argomentata valenza regionale del contributo finanziario alla Nuova Valascia – si legge infine nelle domande – non ritiene il Municipio che per sopportare l'onere annuo di gestione corrente derivato da questo contributo si possa far capo alla parte degli utili Amb, ripartiti con i Comuni non aggregati, destinati al sostegno di infrastrutture con carattere regionale?”. 

 

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