laR+ Bellinzonese

Manopole intelligenti a Palazzo Civico per ridurre i consumi

Bellinzona, la novità consente di gestire in remoto la temperatura dei locali. Per il progetto pilota coinvolta una start-up bernese

9 marzo 2020
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La difesa del clima passa anche attraverso piccoli gesti, fra i quali ridurre in inverno la temperatura dei locali non utilizzati così da contenere il consumo delle fonti usate per il riscaldamento. Un obiettivo che rientra nel label ‘Città dell’energia’ e che anche il Municipio di Bellinzona ha deciso di perseguire sostituendo recentemente, per ora a titolo sperimentale, la quarantina di valvole dei radiatori presenti negli uffici di Palazzo Civico e la ventina in quelli dei servizi sociali comunali. Troppo spesso – non per forza intenzionalmente o per negligenza – la temperatura di taluni uffici, sale e salette comunali rimane infatti elevata in assenza di persone al loro interno, specie dunque la sera, di notte, nei weekend ma anche nei giorni feriali quando quei locali per i più disparati motivi non vengono utilizzati. Oppure, ancora, quando la temperatura esterna sale e si preferisce aprire la finestra anziché intervenire sul termosifone. Conseguenza: risorse energetiche sprecate e bolletta più salata del dovuto, nel caso specifico a carico del contribuente trattandosi di edifici pubblici. Dopo Chiasso, Maroggia e Minusio, anche la Turrita si è affidata alla start-up bernese CleverOn che ha fornito le sessanta valvole di ultima generazione sostituendo quelle tradizionali a funzionamento manuale. A seguire da vicino l’esperimento il municipale Christian Paglia, capodicastero Opere pubbliche e ambiente da cui dipende, fra le altre cose, la gestione degli stabili comunali: «Il risparmio energetico possibile è circa del 25%. Al termine della fase test tireremo le somme e se le aspettative saranno rispettate potremo sostituire in breve tempo le valvole manuali in una quarantina di edifici di proprietà della Città non ancora risanati termicamente e il cui adattamento potrà essere eseguito solo a medio termine».

Gestione locale per locale

Le manopole sviluppate dalla ditta d’Oltralpe – nella quale operano alcuni ticinesi – vengono gestite in remoto tramite una semplice applicazione web multiutente (con monitoraggio anche via smartphone) che non richiede l’installazione di software. Il sistema imposta la temperatura desiderata e programmata dagli utenti locale per locale: più caldo in caso di presenza di persone, più fresco quando non c’è nessuno. Questo partendo sia da intervalli d’orario predefiniti (ad esempio quelli di lavoro o di apertura degli uffici al pubblico), sia considerando individualmente per ogni locale l’effettivo uso degli spazi facendo capo a sensori di movimento, di umidità (con tecnologia wireless) degli spazi e di temperatura interna ed esterna all’edificio. Il tutto completato dalle previsioni meteo che s’intersecano con la gestione dei vari parametri. Non da ultimo il sistema fa scattare l'allarme se, ad esempio, una finestra rimane aperta da qualche parte per un periodo di tempo ritenuto anormale e se il consumo mensile di energia di un edificio cambia in modo significativo.

Sede Dop, fra le opzioni anche gli ex magazzini dello Stato

Anche la prevista nuova sede del Dop (una parte dell’ex ospedale di Ravecchia che la Città si appresta ad acquistare dall’Esercito) potrebbe essere dotata della medesima tecnologia. A livello logistico, tra gli scenari futuri in fase di valutazione da parte del Municipio c’è anche l’occupazione, sempre da parte del Dop, degli ex magazzini dello Stato in fondo a via Vallone che potrebbero anche accogliere associazioni e gruppi desiderosi di spazio per le loro attività e materiale. Tra gli scenari approfonditi vi è la demolizione e l’utilizzo di unità modulabili su uno e due piani.

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