Bellinzonese

Nuovo appello dell'Mps: 'No alle aule scolastiche nei bunker'

Mozione al governo sulle classi dell'asilo di Castione in un piano (semi)interrato. 'Raccomandazioni cantonali non considerate'

8 agosto 2019
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L’Mps torna a contestare l’intenzione delle autorità comunali di Arbedo-Castione di adattare – sebbene in maniera provvisoria – il bunker situato al piano interrato delle scuole comunali per ospitare due classi dell’asilo. E la fa con un secondo atto parlamentare inoltrato al Consiglio di Stato: una mozione  – dal titolo “I fiori per crescere hanno bisogno di sole! Nessun bambino deve trascorrere la giornata sottoterra” – che segue l’interpellanza del mese di giugno.

I granconsiglieri Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Simona Arigoni riportano le raccomandazioni date dall’autorità cantonale sull’edilizia per la scuola dell’infanzia. Raccomandazioni che, secondo i deputati, ad Arbedo-Castione non sono state tenute “in considerazione per far crescere e vivere” i bambini “in un luogo consono e ‘solare’: “l’illuminazione naturale deve essere preferita e studiata in modo da ridurre l’uso di quella artificiale”; “dal punto di vista pedagogico-didattico si deve avere a che fare con un edificio ‘vivo’, che proponga interessanti ed irrinunciabili rapporti con lo spazio che lo circonda”. “Tutto ciò – si legge nella mozione – in una visione interattiva dello sviluppo per cui la scuola dell’infanzia deve promuovere la formazione di una personalità ricca e armoniosa del bambino”. Al governo viene quindi chiesto di adottare i “necessari provvedimenti legislativi affinché sia vietato l’utilizzo di strutture interrate quali aule scolastiche”.

Sul caso specifico di Arbedo-Castione, l’architetto Edy Quaglia – a cui il Municipio ha affidato il mandato – aveva smentito gli interrogativi sollevati: «Quello non è, e non sarà, un bunker», aveva dichiarato alla ‘Regione’ lo scorso mese, sottolineando che le due aule, con una superficie pari a 50 metri quadrati, avranno una superficie vetrata di quasi 9 metri. Finestre che, oltre a consentire la vista dell’ambiente esterno, si potranno aprire favorendo il riciclo dell’aria e l’illuminazione naturale. Alle due aule, alla sala polivalente e al refettorio – aveva aggiunto Quaglia – sarà poi data qualità architettonica, con la posa di piastrelle e parquet. I muri verranno verniciati di bianco, quelli dei corridoi con colori vivaci, mentre gli spazi saranno riscaldati da nuovi radiatori a parete.

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