Luganese

Aggressione alla Manor, confermato l'arresto

Restano solidi i sospetti sulla matrice terroristica del gesto compiuto da una 28enne del Luganese

Ti-press
2 dicembre 2020
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È stato confermato l'arresto della 28enne di Vezia autrice di una aggressione a mano armata lo scorso 24 novembre alla Manor di Lugano centro. Lo ha riferito il portavoce della Polizia cantonale  Renato Pizzolli, intervenuto alla trasmissione della Rsi 'Millevoci'.  "Ci sono concreti e convergenti indizi che portano a definire che quello che è avvenuto nel grande magazzino è una situazione che è stata mossa da motivazioni estremiste, fatti confermati dall'inchiesta che ora è nelle mani nel Ministero pubblico della Confederazione" ha detto Pizzolli. "Ieri l'arresto è stato confermato e al Ministero pubblico della Confederazione restano assolutamente solidi i sospetti circa i reati contestati".

Berna: 'L'indagine continua'

Abbiamo chiesto conferma al Ministero pubblico della Confederazione, che così ci ha risposto.  "L'Ufficio del Procuratore federale (Ba) ha avviato un procedimento penale contro l'arrestato per sospetto di tentato omicidio intenzionale (art. 111 Codice penale, StGB), lesioni personali gravi (art. 122 StGB) e violazione dell'art. 2 della Legge federale sul divieto dei gruppi " Al-Qaeda ”e“ Stato islamico ”. L'accusato è stato interrogato per la prima volta dalla BA il 25 novembre 2020. La BA ha anche presentato una domanda di custodia cautelare presso il tribunale dei provvedimenti coercitivi, che è stata successivamente approvata dal tribunale dei provvedimenti coercitivi. Come già comunicato, la BA può altresì confermare di aver ricevuto da fedpol un rapporto di indagine in relazione al precedente soggiorno all'estero dell'arrestato. L'indagine non ha potuto rivelare atti criminali. Poiché non vi era alcun sospetto sufficiente di un crimine, la BA non ha successivamente avviato alcun procedimento penale. In applicazione delle disposizioni di legge, la BA apre la procedura se sono soddisfatte le condizioni per l'apertura ai sensi dell'articolo 309 StPO e sussiste la giurisdizione federale (articoli 23 e 24 StPO)  La BA è in stretto contatto con le autorità di sicurezza e di polizia a livello cantonale e nazionale. Ringrazia le autorità ticinesi responsabili per la rapida attuazione delle prime misure urgenti e la buona collaborazione in materia. La BA sta proseguendo le indagini con il supporto di fedpol e commenterà nuovamente il procedimento penale al momento opportuno ".

La giovane, ricordiamo, era già nota agli inquirenti. Nel 2017, innamorata di un combattente jihadista, che stava cercando di raggiungere, venne fermata al confine fra la Turchia e la Siria e poi rimpatriata. Venne aperta nei suoi confronti un'indagine per terrorismo, che però non sfociò in accuse nei suoi confronti. Fu per contro messa, per due anni, in cura psichiatrica. Il 24 novembre alla Manor di Piazza Dante, dopo aver acquistato un coltello nel reparto casalinghi, ha aggredito e ferito con la lama un'altra donna, al quinto piano del supermercato, per poi scagliarsi contro una seconda persona. Dopo il fermo la 28 enne è stata trasferita a Berna, per rispondere alle domande del Ministero pubblico della Confederazione, e quindi riportata a Lugano (ha riferito la Rsi) per consentire un procedimento penale in lingua italiana. Ordinata pure una perizia psichiatrica.

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