Svizzera

Zurigo si schiera con UBS, "altolà a nuovi requisiti capitale"

19 dicembre 2025
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Il governo cantonale zurighese scende in campo a favore di UBS: nella controversia sulle norme più severe in materia di capitale proprio per le grandi banche il consiglio di stato si è schierato dalla parte dell'istituto guidato da Sergio Ermotti, chiedendo al Consiglio federale di mettere un freno ai suoi progetti di riforma.

"I requisiti più severi aumentano i costi di capitale delle banche interessate e limitano la loro competitività internazionale", si legge nella risposta alla consultazione di cui riferisce oggi il Tages-Anzeiger (TA). Potrebbero inoltre avere "conseguenze negative significative" sulla competitività della piazza finanziaria e anche dell'economia reale, prosegue la lettera inviata alla ministra delle finanze Karin Keller-Sutter.

L'esecutivo guidato dal responsabile delle finanze Ernst Stocker (UDC) chiede quindi una "pausa di riflessione" e una "revisione approfondita" del pacchetto. A suo avviso si dovrebbero prendere in considerazione "approcci normativi alternativi" e "interventi meno invasivi". Secondo il consiglio di stato la stretta normativa potrebbe infatti avere ripercussioni anche sui clienti: l'offerta di servizi e crediti potrebbe ridursi o i prezzi potrebbero aumentare.

Secondo il giornale il netto rifiuto zurighese ai piani di Berna ha anche a che fare con l'importanza di UBS quale contribuente fiscale: eventuali minori profitti bancari significherebbero infatti minori entrate tributarie. Nel 2024 l'istituto ha versato 605 milioni di franchi di imposte sui profitti in Svizzera, gran parte dei quali a Zurigo. Da non sottovalutare sono anche le imposte sul reddito dei dipendenti.

Nella sua presa di posizione Zurigo esprime pure timori per possibili ristrutturazioni o per un trasferimento all'estero di UBS, che potrebbe portare a una riduzione dei 23'000 impieghi a tempo pieno dell'azienda nel cantone. Questo sebbene Ermotti abbia di recente liquidato come "sciocchezze" le voci su un possibile trasloco. Il consiglio di stato chiede comunque al Consiglio federale di rinunciare alla proposta di modifica della legge sulle banche e dell'ordinanza sui fondi propri.

Secondo il quotidiano Zurigo e Stocker sono attori importanti nella controversia. Il consigliere di stato è fra l'altro anche presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDF).

Le speranze di norme non troppo rigide sul capitale proprio hanno messo le ali in borsa a UBS nelle ultime settimane. Oggi in apertura l'azione ha superato i 37 franchi per la prima volta dal 2008, cioè dai tempi della crisi finanziaria. La performance dall'inizio dell'anno è +27%, mentre sull'arco di un lustro il guadagno ammonta al 191%.