Svizzera

Al Bürgenstock la conferenza di pace del 15 e 16 giugno

Per il Consiglio federale vi sono sufficienti condizioni che l'appuntamento nel Canton Nidvaldo sfoci in un processo di pace in Ucraina

L’incontro di gennaio
(Keystone)

Il 15 e il 16 di giugno dovrebbe tenersi sul Bürgenstock (Nw) la conferenza di alto livello dedicata alla pace in Ucraina. Stando al Consiglio federale, che ha preso nota della fase esplorativa, sussistono infatti sufficienti condizioni affinché tale appuntamento sfoci in un processo di pace. I convenuti dovranno tra l'altro stabilire una tabella di marcia per la partecipazione della Russia al processo di pace.

La conferenza – alla quale Mosca non intende partecipare, come più volte dichiarato da diverse fonti ufficiali, ndr – offrirà una piattaforma per un dialogo sulle possibili vie per giungere a una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina, basata sul diritto internazionale e sullo Statuto delle Nazioni Unite, stando a una nota.

Coinvolgere la Russia

Il summit dovrà permettere di sviluppare una comprensione comune del quadro favorevole a tale obiettivo e di stabilire una tabella di marcia concreta per la partecipazione della Russia al processo di pace.

Il Governo, sottolinea il comunicato, è consapevole delle incognite che si profilano fino a giugno, ma in virtù della lunga tradizione diplomatica della Svizzera e degli incoraggianti riscontri ricevuti durante la fase esplorativa, ritiene che sia sua responsabilità contribuire al processo di pace in Ucraina.

I lavori preparatori

I lavori preparatori competono a una task force del Dipartimento federale degli affari esteri diretta dall'ambasciatore Gabriel Lüchinger e a un gruppo direttivo interdipartimentale (Dipartimento federale degli affari esteri, Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, Dipartimento federale di giustizia e polizia e Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca) diretto dal consigliere federale Ignazio Cassis.

La task force si occupa anche degli aspetti necessari in materia di politica di sicurezza e logistica, in collaborazione con le autorità della Confederazione e l'Esercito e con i Cantoni di Nidvaldo, Lucerna e Zurigo.

Gli antefatti

Nel gennaio scorso, in occasione della visita in Svizzera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per una serie di colloqui, la presidente della Confederazione Viola Amherd aveva garantito al suo ospite sostegno nell'organizzazione di una conferenza di pace di alto livello in Svizzera.

La Confederazione ha successivamente esaminato, in dialogo diretto con numerosi Stati, le possibilità e le vie di un processo di pace. Durante la prima fase esplorativa, la Svizzera ha condotto colloqui con Paesi del G7, con l’Ue e con rappresentanti del Sud del mondo tra cui Cina, India, Sudafrica, Brasile, Etiopia e Arabia Saudita.

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