Svizzera

A Palazzo federale per discutere di indipendenza

‘Occorre portare avanti l'impegno per la parità e il dibattito sulla via per raggiungerla’: Eva Herzog apre l'incontro indetto in occasione dell'8 marzo

In sintesi:
  • Le donne che lavorano a tempo parziale sono il doppio rispetto agli uomini. Al di là della scelta personale ci sono anche ragioni di natura sistemica che spingono verso questa scelta
  • Per poter agire in modo libero e autodeterminato, le donne devono essere finanziariamente indipendenti
Palazzo federale ‘vestito’ per l’occasione
(Keystone)
8 marzo 2024
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L'indipendenza finanziaria è il tema centrale dell'incontro organizzato a Palazzo federale in occasione della giornata internazionale della donna. Vi partecipano oltre 350 donne provenienti da tutte le regioni del Paese, da tutti gli ambiti sociali e da tutti gli schieramenti politici su invio della presidente del Consiglio degli Stati Eva Herzog.

«Occorre portare avanti l'impegno per la parità e il dibattito su quale sia la via giusta per raggiungerla. Questo vale sia per la partecipazione sociale e politica, sia per la carriera professionale e la libertà individuale», ha detto Herzog nel suo discorso di apertura.

Oggi le quote di partecipazione al mercato del lavoro di giovani donne e uomini sono simili, ma l'indipendenza finanziaria rimane una difficoltà importante per molte donne. La parità salariale non è ancora stata raggiunta e l'attività professionale femminile è ancora meno pagata rispetto a quella maschile.

Le donne che lavorano a tempo parziale sono il doppio rispetto agli uomini, soprattutto perché sono loro a svolgere la maggior parte del lavoro famigliare e di accudimento, e questo si ripercuote sul loro reddito e sulle loro pensioni. Al di là della scelta personale ci sono anche ragioni di natura sistemica che spingono a scegliere questo modello, come la disparità salariale, i costi della custodia dei bambini esterna alla famiglia, il diritto fiscale o il sistema pensionistico.

Per poter agire in modo libero e autodeterminato, le donne devono essere finanziariamente indipendenti. «Il denaro significa potere. E noi sappiamo gestire il denaro e anche il potere!», ha concluso Eva Herzog. Alla tavola rotonda sull'indipendenza finanziaria hanno partecipato anche Anne Challandes, presidente dell'Unione svizzera delle donne contadine e rurali, Veronica Weisser, economista ed esperta di pensioni presso Ubs, Isabel Martinez, docente del Dipartimento di gestione, tecnologia ed economia del Politecnico federale di Zurigo, e Sophie Revaz, membro della Direzione generale di Groupe Mutuel.

Proteggere meglio le donne

Parte della giornata è dedicata alla sicurezza e alla situazione a livello internazionale delle donne. «La Svizzera si adopera affinché le donne svolgano un ruolo attivo nella prevenzione dei conflitti e nei processi di pace, nella ricostruzione e nella riconciliazione dopo la fine del conflitto», ha dichiarato ancora la presidente della Confederazione. Al contempo le donne devono essere meglio protette, in particolare dalla violenza sessuale. Nel pomeriggio la presidente del Cicr Mirjana Spoljaric approfondirà in una discussione la situazione delle donne a livello internazionale.

Le ex consigliere federali Ruth Metzler, Ruth Dreifuss e Simonetta Sommaruga, assieme alle imprenditrici Danièle Felley di Hélianthe Perspectives e Carolina Müller-Möhl, condivideranno le loro esperienze in materia di parità, esponendo il proprio punto di vista. La 92enne Rosmarie Michel, una delle prime donne a sedere nei grandi Consigli di amministrazione in Svizzera, racconterà la sua carriera.

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