Svizzera

Una ditta elvetica avrebbe aggirato le sanzioni contro la Russia

L'azienda avrebbe effettuato transazioni commerciali attraverso una filiale estera con sede a Dubai. Si tratta del primo procedimento simile in Svizzera

(Depositphotos )
7 marzo 2024
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Il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto un procedimento nei confronti di un'azienda svizzera per una presunta violazione delle sanzioni imposte alla Russia. Una portavoce ha confermato i fatti alla Srf.

Si tratta del primo procedimento simile in Svizzera. L'azienda in questione è accusata di aver effettuato transazioni commerciali con la Russia attraverso una filiale estera con sede a Dubai. Quanto e come precisamente l'impresa attiva nel settore delle materie prime abbia effettivamente esportato non è stato reso noto. In precedenza già la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) si era occupata del caso.

L'apertura del procedimento, secondo quanto riporta la Srf, significa che il caso è valutato come particolarmente grave. I responsabili rischiano fino a cinque anni di carcere.

Le transazioni tramite uno Stato terzo, ad esempio uno Stato del Golfo, non sono di per sé illegali. Lo diventano solo se vi è un certo legame con la Svizzera e se le transazioni sono controllate direttamente dalla casa madre, o se i profitti dei commerci con la Russia fluiscono nell'azienda principale. Un secondo caso simile inoltrato dalla Seco al Ministero pubblico della Confederazione è stato invece respinto, poiché non giudicato di sufficiente rilevanza.

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