Riuscita l'Iniziativa per il Futuro della Giso che chiede di finanziare la politica climatica con un'imposta su successioni e donazioni oltre i 50 milioni
L'iniziativa popolare "Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il Futuro)", depositata l’8 febbraio scorso dalla Gioventù socialista (Giso), è formalmente riuscita. Delle 110’320 firme depositate, 109’988 sono risultate valide. Lo indica oggi in una nota la Cancelleria federale.
Il popolo potrà quindi esprimersi alle urne su un finanziamento socialmente equo della politica climatica. L'inizativa chiede di imporre un'imposta del 50% sulle successioni e sulle donazioni a persone fisiche di importo superiore a 50 milioni di franchi. Stando al testo della Giso, le entrate fiscali derivate dall'imposta sarebbero circa di 6 miliardi di franchi all'anno, da utilizzare principalmente per finanziare misure volte a lavorare, vivere e abitare in modo ecologico e sociale.
Ad esempio, verrebbero sovvenzionati risanamenti di edifici ad alta efficienza energetica, programmi di riqualificazione per gli impiegati in settori "dannosi per il clima" o una massiccia espansione dei trasporti pubblici. I due terzi di questo tesoretto andrebbero alla Confederazione, quello restante ai Cantoni.
L'iniziativa popolare è sostenuta da vari quadri dirigenti del PS, come i due co-presidenti Cédric Wermuth e Mattea Meyer. Pure diversi parlamentari ecologisti hanno sottoscritto l'iniziativa. Dal canto loro, i Giovani PLR hanno già annunciato l'intenzione di combatterla "con veemenza". Ai loro occhi, il testo è infatti "un attacco frontale al modello svizzero di successo".