Svizzera

Il negozio che vende cannabis e combatte gli spacciatori

Si trova a Losanna e in un mese oltre 300 persone sono venute a comprare lo stupefacente, riducendo così il mercato nero del 5 per cento

In sintesi:
  • Oltre 600 adulti hanno già preso appuntamento per partecipare al progetto pilota, denominato Cann-L
  • Il punto vendita si trova in rue du Maupas, in un quartiere conosciuto per essere frequentato dai pusher
Acquistare cannabis in modo regolarizzato
(Keystone)
13 gennaio 2024
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Un mese dopo la sua apertura, il negozio di Losanna dove si può acquistare cannabis in modo regolarizzato ha venduto 4,5 kg dello stupefacente. "Pensiamo di aver sottratto il 5% dal mercato nero", ha affermato il vicedirettore di Dipendenze Svizzera Frank Zobel in un'intervista diffusa oggi dal quotidiano "24 heures".

Quasi 320 persone sono venute a comprare cannabis nella nuova struttura, spiega Zobel. "In media hanno fra i 35 e i 40 anni e generalmente non fanno parte di alcun programma legato alle dipendenze", ha aggiunto.

Oltre 600 adulti hanno già preso appuntamento per partecipare al progetto pilota, denominato Cann-L, nei prossimi mesi, indica ancora Zobel. Il tipo di cannabis più richiesto è quello più forte, che contiene un tasso intorno al 15% di THC e rappresenta il 40% delle vendite. Dal costo di 1,7 milioni di franchi, Cann-L è previsto per una durata di quattro anni e mezzo. Città come Basilea e Zurigo si sono pure lanciate nella vendita controllata di cannabis in farmacia.

A Losanna, il punto vendita si trova in rue du Maupas, di fronte al ristorante italiano "La Nonna", in un quartiere conosciuto per essere frequentato da spacciatori. Essi sono ancora presenti perché "questa prima ondata di partecipanti non si riforniva in strada, ma tramite conoscenti o produttori", evidenzia Zobel. Il progetto in svolgimento nel capoluogo vodese ha l'obiettivo di seguire l'evoluzione del mercato nero, ma anche di valutare gli effetti di una vendita a scopo non lucrativo sul comportamento dei consumatori. I partecipanti devono rispondere a un questionario ogni sei mesi.

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