Svizzera

Circa 32'000 i bambini vittime di violenze da parte dei genitori

Umiliazioni, segregazioni in camera o insulti. Ma anche schiaffi e acqua fredda: l'elenco è lungo. Come quello di chi le ha subite

(Ti-Press)
29 ottobre 2023
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Circa 32'000 bambini in Svizzera hanno subìto almeno una volta violenze fisiche con oggetti da parte dei loro genitori. È quanto emerge da uno studio condotto dall'Università di Friborgo, di cui riferisce la SonntagsZeitung.

Stando alla ricerca, realizzata su un campione di 1'605 padri e madri, un fanciullo su dieci è già stato punito con uno schiaffo e 48'000 sono già stati messi sotto l'acqua fredda. Un numero ancora maggiore di bimbi è già stato insultato, umiliato o chiuso in camera per lunghi periodi dai genitori.

Interrogata dalla SonntagsZeitung, la presidente dell'organizzazione Protezione dell'infanzia Svizzera, l'ex consigliera nazionale Yvonne Feri (Ps/Ag), ha chiesto di inserire nel codice civile un articolo che vieti ogni forma di violenza sui bambini. "La maggior parte dei genitori vuole fare la cosa giusta per i propri figli, ma molti ricorrono ancora a punizioni inappropriate in situazioni di stress", ha affermato Feri.

Nel dicembre 2022, le Camere federali avevano accolto una mozione della consigliera nazionale Christine Bulliard-Marbach (Centro/Fr) con la quale si chiede che il diritto all'educazione non violenta venga iscritto nel codice civile.

La consigliera federale Karin Keller-Sutter si era opposta invano all'atto parlamentare. A suo avviso, la Costituzione federale stabilisce già il diritto dei bambini e dei giovani a una particolare tutela della salute fisica e psichica, aveva precisato l'allora direttrice del Dipartimento federale di giustizia e polizia. Anche le disposizioni di diritto penale e civile tutelano i fanciulli e i giovani dalla violenza.

Insomma, stando alla consigliera federale un'ulteriore disposizione di legge non aumenterebbe la tutela giuridica dei bambini e dei giovani dalla violenza nel contesto familiare. Ma il Consiglio nazionale dapprima e quello degli Stati in seguito non sono stati dello stesso avviso e hanno adottato la mozione.

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