Svizzera

Le mafie nella Confederazione sono bene infiltrate e armate

La direttrice di FedPol mette in guardia sulla capacità della criminalità organizzata di nascondersi nel tessuto sociale e di procurarsi armi

Immagine di archivio
(Ti-Press)
13 ottobre 2023
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Gli attuali conflitti in corso comportano un incremento della circolazione di armi di vario tipo che, quando le guerre finiranno, andranno a rimpinguare gli arsenali della criminalità organizzata. È il timore espresso dalla direttrice di fedpol Nicoletta della Valle, secondo cui in Svizzera molti non sono consapevoli di quanto la malavita organizzata sia diffusa nel nostro tessuto sociale.

"Dove vanno a finire tutte le armi?", si è chiesta della Valle parlando oggi ai microfoni della trasmissione "Tagesgespräch" della radio svizzerotedesca SRF. Il timore è che esse confluiscano nelle mani della criminalità organizzata. Secondo la capa di fedpol, esiste sicuramente un legame tra criminalità organizzata e terrorismo: "Abbiamo tutte le ragioni per essere preoccupati".

Della Valle ha anche fatto riferimento all'infiltrazione della mafia: quella italiana, in particolare, agisce in modo poco visibile e non ricorre quasi mai alla violenza in Svizzera. Se lo fa, l'episodio viene solitamente percepito dall'opinione pubblica come un incidente o un suicidio, ad esempio. Ci sono anche vecchi casi, come ad esempio l'uccisione di un'intera famiglia, che vengono considerati in un primo tempo come un crimine relazionale ma che un'analisi successiva ha dimostrato essere un regolamento di conti tra mafiosi.

La mafia la si vede solo se si guarda attentamente, ha aggiunto la direttrice della polizia federale. Attualmente in Svizzera è particolarmente attiva la generazione dei nipoti dei vecchi capi mafia: essi vogliono fare soldi in maniera facile e rapida. Sovente lo fanno offrendo prestazioni a prezzi particolarmente vantaggiosi e in questo modo schiacciano l'economia legale.

I settori più vulnerabili, secondo della Valle, sono quelli dell'edilizia, della gastronomia o dell'industria alberghiera. Ad essi si affiancano un numero sempre maggiore di parrucchieri, centri estetici e di manicure o servizi di assistenza privata (badanti). "La tratta di esseri umani oggi è molto più che semplice prostituzione. La tratta di esseri umani la si trova sempre dove c'è da guadagnare ed è in continua evoluzione", ha aggiunto la capa di fedpol.

Non si tratta di invitare la popolazione a denunciare o a mettere sotto accusa interi gruppi di persone, bensì di usare il buonsenso in quanto consumatori. Bisogna sempre chiedersi "perché un prodotto o un servizio è tanto economico? Chi fa le spese di questo prezzo così basso?", conclude della Valle.

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