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Commissione ambiente: obbligo pannelli solari sui nuovi edifici

La decisione presa con 14 voti contro 10. Ma restano le divergenze sull’uso delle rinnovabili

Pannelli solari su un tetto di Berna
(Keystone)

I nuovi edifici e quelli che subiscono ristrutturazioni importanti dovrebbero esser obbligati a installare impianti per la produzione di energia solare. La Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale (Capte-N) ha ribadito la sua posizione esaminando le divergenze riguardanti la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili.

La decisione è stata presa con 14 voti contro 10. La maggioranza ritiene che le superfici degli edifici comportino un grande potenziale per l'energia solare senza ripercussioni per il paesaggio e la biodiversità. Una minoranza respinge l'obbligo che considera un'ingerenza inaccettabile e un'altra minoranza è favorevole ma solo per gli edifici con una superficie superiore a 300 m2, come deciso dal Consiglio degli Stati.

Con 15 voti contro 10 la Commissione propone inoltre un obbligo, a partire dal 2030, di coprire con tetti dotati di impianti solari i nuovi parcheggi all'aperto permanenti con una superficie superiore a 500 m2 e quelli già esistenti di almeno 1000 m2.

Deflussi minimi ridotti in caso di penuria

Per quanto riguarda i deflussi minimi, la commissione – con 16 voti contro 9 – propone di rendere possibile un allentamento delle prescrizioni in materia di deflusso residuale per le centrali idroelettriche in caso di penuria. Lo scorso autunno il Consiglio federale ha già disposto un simile allentamento per via di ordinanza, precisa un comunicato. Una minoranza auspica che questa misura sia applicabile anche nel caso in cui sia necessaria per il raggiungimento di un obiettivo di produzione.

Dopo gli Stati, anche la Commissione del nazionale (con 13 voti contro 11 e 1 astensione) ritiene che il progetto di centrale Chlus, in Prettigovia (Gr), debba aggiungersi ai 15 progetti selezionati di impianti idroelettrici ad accumulazione.

Territori prioritari per energia eolica e solare

La Commissione (Con 16 voti contro 0 e 9 astensioni) sostiene il Consiglio degli Stati anche in merito alla designazione dei territori idonei per l'energia eolica e solare. Ritiene inoltre che le nuove centrali idroelettriche non debbano essere escluse in modo assoluto se il tratto con deflusso residuale attraversa un'area protetta di importanza nazionale e auspica una ponderazione fra gli interessi di protezione e quelli di utilizzazione.

Una minoranza chiede che gli impianti non siano autorizzati a compromettere in modo significativo l'obiettivo di protezione del territorio interessato, mentre un'altra minoranza vuole che la protezione assoluta dei biotopi si applichi senza limitazioni anche ai tratti con deflusso residuale, come deciso dal Nazionale.

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