Svizzera

Sull'energia si cerca l'equilibrio fra protezione e utilizzo

La Comm. Energia agli Stati boccia l'obbligo di installare pannelli solari su tutte le nuove costruzioni, proponendo di applicarlo in base alla superficie

(Keystone)
12 maggio 2023
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Si continua a discutere a livello parlamentare della legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Oggi la Commissione dell'energia del Consiglio degli Stati ha esaminato le divergenze in materia, presentando una serie di proposte con l'obiettivo di "trovare un giusto equilibrio tra gli interessi di protezione e quelli di utilizzo e giungere così a un progetto ampiamente condiviso".

Fra i molteplici punti discussi, spicca la bocciatura dell'obbligo, deciso dal Nazionale, di installare pannelli solari per tutte le nuove costruzioni e i grandi progetti di ristrutturazione e di rinnovamento. Si tratta, secondo la Commissione, di un'ingerenza eccessiva nella proprietà privata e nella sovranità dei Cantoni, si legge in una nota dei servizi parlamentari.

Con 6 voti a 4 e 2 astensioni la Commissione propone invece di recepire a tempo indeterminato nella legge in vigore l'utilizzo obbligatorio dell'energia solare su edifici a partire da una superficie di 300 m2. Con 7 a 3 sostiene inoltre un obbligo di coprire con pannelli solari le superfici di parcheggio di veicoli a partire da una determinata dimensione.

Con 8 voti a 5 la Commissione chiede pure lo stralcio dell'articolo che sospende le prescrizioni in materia di deflussi residuali per le centrali idroelettriche esistenti, come deciso dal Nazionale. A suo avviso la disposizione proposta è discutibile a livello costituzionale.

Rimane inoltre tempo sufficiente per trovare una soluzione equilibrata alle incombenti perdite di produzione nelle centrali idroelettriche esistenti, secondo la maggioranza. Una minoranza vorrebbe che si seguisse la Camera del popolo, perché altrimenti a suo avviso non è possibile raggiungere l'auspicato potenziamento delle energie rinnovabili.

La Commissione è inoltre favorevole alla delimitazione nei piani direttori cantonali di aree idonee allo sfruttamento dell'energia solare e di quella eolica, nei quali si tenga conto anche di interessi di protezione.

Seguendo la Camera del popolo, ritiene che gli impianti destinati all'impiego di energie rinnovabili non devono essere ammessi, come finora, nei biotopi d'importanza nazionale e nelle riserve per uccelli acquatici e di passo.

Nell'ambito della promozione delle energie rinnovabili, la Commissione chiede che al Consiglio federale venga conferita la competenza di fissare, per gli impianti fino a 150 kW, retribuzioni minime per la restituzione al gestore della rete, in modo da creare sicurezza per gli investimenti anche negli impianti più piccoli e dunque più costosi. In compenso propone di sopprimere le disposizioni transitorie con retribuzioni fisse decise dal Nazionale, in quanto gravano eccessivamente sui gestori di rete e sui consumatori di energia elettrica vincolati.

Con 6 voti a 5 e 1 astensione, sostiene il programma, deciso dal Nazionale, per la creazione di un mercato per prestazioni di servizio concernenti l'efficienza energetica. Questo prevede che le aziende di approvvigionamento energetico debbano dimostrare annualmente di avere adottato misure volte a migliorare l'efficienza elettrica presso gli utenti finali o che tali misure siano state commissionate a terzi, i cosiddetti fornitori di servizi di efficienza.

Con 11 voti a 1 e 1 astensione la Commissione è infine favorevole a ripartire solidalmente sui consumatori di energia elettrica in tutta la Svizzera tutti i potenziamenti della rete necessari per l'immissione di energia rinnovabile.

Nel corso della seduta odierna, la Commissione ha seguito il Nazionale su una serie di altri punti, mentre ha deciso di mantenere alcune altre divergenze su aspetti più tecnici della legge.

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