La norma sociale che vi è rappresentata è piuttosto omogenea e ‘bianca’, denuncia la Commissione federale contro il razzismo
I libri di testo scolastici svizzeri potrebbero fare meglio in materia di razzismo. La norma sociale che vi è rappresentata è piuttosto omogenea e "bianca", denuncia la Commissione federale contro il razzismo (Cfr). La tematica dovrebbe figurare nei piani di studio.
Il tema del razzismo non è citato né nel piano di studio per la Svizzera tedesca (Lehrplan 21) né in quello per la Romandia (Plan d’études romand). Questo si riflette in strumenti didattici che non offrono una definizione esaustiva di razzismo, sottolinea in un comunicato la Cfr, che si basa su uno studio.
Nei testi scolastici è del tutto assente la dimensione strutturale del razzismo, che contribuisce alla differenziazione in categorie gerarchizzate degli esseri umani e determina così rapporti di potere sociali. La diversità è descritta soprattutto nei capitoli espressamente dedicati all'argomento.
Anche gli insegnanti trovano che i libri siano inadeguati e che la loro formazione sia carente in questo settore, scrive la Cfr.