Svizzera

Zelensky alle Camere: ‘Bene le sanzioni ma ci servono le armi’

Il presidente ucraino si è rivolto al Parlamento federale con un videomessaggio. Standing ovation finale, quasi del tutto assente il gruppo Udc

In sintesi:
  • ‘Solo insieme possiamo reagire a questa aggressione’, è stato il suo appello
  • Il discorso è durato circa 10 minuti
(Keystone)
15 giugno 2023
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È importante che la Svizzera abbia ripreso le sanzioni europee contro la Russia e non sia rimasta indifferente alla sofferenza del popolo ucraino. Lo ha dichiarato oggi in un videomessaggio trasmesso alle Camere federali il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, nel quale ha toccato anche il tema delle armi. Alla fine del discorso il plenum gli ha dedicato una standing ovation.

"Qualsiasi pacchetto di sanzioni, anche i fondi congelati, ci aiuta contro il terrorismo russo", ha detto Zelensky nel suo intervento, durato circa una quindicina di minuti. Il leader di Kiev ha più volte sottolineato come l'Ucraina voglia la pace e non sia all'origine della guerra.

"Le armi ci servono per riportare la pace sul nostro territorio", ha affermato Zelensky, aggiungendo di sapere che in Svizzera si sta ancora discutendo a proposito della possibilità di riesportare il materiale bellico. "Solo insieme possiamo reagire a questa aggressione", è stato il suo appello.

Zelensky ha inoltre invitato la Svizzera a organizzare un vertice per la pace globale. In questo campo può essere un leader grazie alle sue competenze, ha fatto notare.

Insieme a quello di pace, il concetto di coesione è stato al centro dell'allocuzione. "Dobbiamo restare uniti per difendere i nostri valori fondamentali", ha evidenziato il presidente. "Non vogliamo conquistare territori altrui, la fonte del male e della morte sta al di fuori dei nostri confini", ha ribadito, rievocando i vari crimini contro "umanità e natura" commessi dalle truppe di Mosca.

Zelensky ha poi parlato dei tormenti che dal febbraio 2022 affliggono la sua gente. "Gli ucraini invece che andare a letto controllano gli allarmi, ci può essere un attacco missilistico russo in qualsiasi momento". Ci si rifugia nei bunker o si fanno dormire i bambini nei corridoi, dove non ci sono finestre, ha proseguito.

"Ogni giorno veniamo bombardati e quasi ogni notte i droni sorvolano le nostre città", ha ricordato il presidente ucraino. "Grazie agli aiuti ricevuti, siamo in grado di abbatterne la maggior parte, ma non tutti. Sostenerci è proteggere il mondo dai conflitti".

Alla fine del discorso, chiuso da Zelensky con un "Viva l'Ucraina", scroscianti e prolungati applausi si sono levati dall'aula del Consiglio nazionale, dove è stato proiettato il messaggio, con i presenti tutti in piedi. L'Udc, che già negli scorsi giorni aveva manifestato la propria contrarietà all'intervento, era assente, fatto salvo qualche membro.

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