Svizzera

Un migliaio di persone per la ‘Landsgemeinde femminile’

Sciopero delle donne, sulla Bundesplatz di Berna il collettivo ‘Les Créatives’ inscena il ‘giuramento femminista’

In sintesi:
  • A Ginevra, davanti all'Organizzazione Internazionale del Lavoro, Alain Berset deplora la situazione in cui si trovano ‘purtroppo’ le donne nel mondo del lavoro
  • In riva alla Limmat bloccato il traffico dei tram in Paradeplaz. Intervento della Polizia, che per disperdere le manifestanti avrebbe fatto uso di lacrimogeni
Uno scorcio di Bundesplatz
(Keystone)
14 giugno 2023
|

Migliaia di donne hanno partecipato oggi in Svizzera a manifestazioni e azioni di protesta, in attesa degli eventi che si svolgeranno nel tardo pomeriggio in una ventina di città. La parità salariale è stata al centro delle rivendicazioni.

Il Presidente della Confederazione Alain Berset, davanti all'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) a Ginevra, ha affermato che lo sciopero di oggi ha dimostrato «come l'indignazione» possa essere trasformata «in azione politica». Ha deplorato la situazione in cui si trovano «purtroppo» le donne nel mondo del lavoro.

In diverse aziende sono state organizzate azioni di protesta. A Lucerna 25 donne hanno bloccato l'azienda Sos-Reinigung assieme ai dipendenti, proprio mentre stavano per entrare in servizio. Hanno scioperato contro il tempo di trasferta non pagato, i ritardi nel pagamento dei salari, a volte versato in contanti, il mobbing e la discriminazione, ha dichiarato il sindacato Unia in un comunicato. Hanno pure chiesto la parità di retribuzione tra uomini e donne. In seguito al blocco, l'azienda ha accettato di soddisfare le richieste e di firmare un accordo con Unia.

Addette alle pulizie e commesse

Anche a Zurigo, le addette alle pulizie che si occupano della manutenzione degli hotel di lusso si sono spostate da una struttura all'altra per protestare contro i bassi salari, la pressione e lo stress che subiscono sul lavoro.

Le commesse stanno inscenando proteste in varie località, in particolare nelle vie dello shopping di Losanna e Ginevra, per manifestare contro i bassi salari nel settore della vendita al dettaglio, il lavoro part-time involontario e la mancata possibilità di conciliazione tra lavoro e vita familiare.

Santità e assistenza all'infanzia

Nel Canton Vaud, le assistenti di farmacia si stanno mobilitando e alcune, come a Losanna e Lutry, hanno lasciato il loro posto di lavoro per richiamare l'attenzione sulle remunerazioni basse, le condizioni di lavoro ingiuste e per chiedere un contratto collettivo di lavoro. Il sindacato sostiene che, sebbene si assumano una grande responsabilità nella loro professione, non ricevono il riconoscimento che meritano.

Le donne attive nel settore delle cure stanno partecipando in gran numero alle proteste e azioni si stanno svolgendo in tutto il Paese. Nel Canton Vaud lo sciopero è massiccio, ha annunciato il sindacato Vpod. Decine di strutture pre e doposcuola sono in sciopero per chiedere di migliorare le condizioni di lavoro e aumentare il personale. Numerose azioni si sono svolte anche negli ospedali. Nonostante il ruolo fondamentale che svolgono nella sanità pubblica, sia che lavorino nell'assistenza, nelle pulizie, nei servizi tecnici, nell'amministrazione o nelle mense, le lavoratrici del settore sanitario soffrono per le difficili condizioni di lavoro, la bassa retribuzione, i lunghi orari e i ritmi di lavoro estenuanti, che si ripercuotono sulla loro salute, precisa il sindacato.

Raduno nella Vallée de Joux, luogo storico

Circa 300 persone, per la maggior parte donne che lavorano nell'industria orologiera, si sono riunite oggi a Le Sentier (Vd) per una pausa pranzo prolungata. «L'orologeria è il settore con la maggiore disparità salariale, pari al 24,9% secondo l'Ufficio federale di statistica, e gran parte di questa disparità è inspiegabile. Eppure si tratta di un settore del lusso che sta andando molto bene», ha dichiarato a Keystone-Ats Nicole Vassalli del sindacato Unia. Oltre alla parità salariale, le lavoratrici hanno chiesto anche un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e un migliore accesso alla formazione per ottenere qualifiche e posizioni di responsabilità.

La manifestazione si è svolta nella Vallée de Joux, luogo storico dello sciopero delle donne del 1991. L'idea dello sciopero fu di Liliane Valceschini (1937-2019), lavoratrice nel settore dell'orologeria e membro del sindacato Ftmh della valle. Christiane Brunner, allora segretaria centrale della Ftmh e vicepresidente dell'Unione sindacale svizzera, fu convinta dalla proposta.

Le operaie dell'orologeria hanno organizzato assemblee anche in aziende a Delémont, Le Sentier, Neuchâtel, Fleurier, Plans-les-Ouates e La Chaux-de-Fonds.

Una Landsgemeinde femminista

A Berna oltre mille persone, la maggior parte delle quali donne, hanno partecipato oggi a una ‘Landsgemeinde femminista’ in Piazza federale. È stata adottata una serie di rivendicazioni. Ad esempio, è stato chiesto alla Svizzera di spendere in futuro 109 miliardi di franchi all'anno per l'assistenza all'infanzia, una cifra pari a quella pagata per il salvataggio del Credit Suisse. "Le madri e i bambini hanno pure loro bisogno di questi soldi", ha dichiarato una portavoce della ‘Commissione federale ’dini Mueter‘(tua mamma)’.

A Zurigo, circa 300 persone hanno bloccato il traffico dei tram sulla Paradaplatz intorno alle 13 nell'ambito dello sciopero delle donne. La Polizia le ha disperse e – secondo i video pubblicati online dagli attivisti – avrebbe fatto uso di gas lacrimogeni.

La data dello sciopero delle donne ricorda il voto popolare del 14 giugno 1981, che ha sancito la parità di genere nella Costituzione.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE