Svizzera

Conforama accusata di falsi sconti, riprende il processo

L'accusa è quella di aver truffato i suoi clienti con ribassi e prezzi ingannevoli

In sintesi:
  • La pratica illecita risale al giugno 2018 e sarebbe stata applicata in tutto il Paese
  • A denunciare la catena di negozi è stata la Federazione romanda dei consumatori
(Keystone )
5 giugno 2023
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Il processo a Conforama Svizzera, sospeso lo scorso dicembre, riprende stamani a Losanna. La catena di negozi, con sede a Ecublens (Vd), è accusata di aver truffato i suoi clienti con sconti ingannevoli.

Le campagne pubblicitarie mostravano un prezzo dell'articolo prima delle sconto che in realtà non era mai stato applicato. Il gruppo avrebbe anche fornito confronti di prezzo con i concorrenti, anch'essi non corrispondenti alla realtà.

È stata la Federazione romanda dei consumatori che, a seguito di un'ampia indagine, ha denunciato questa pratica e ha sporto querela nell'aprile 2019. Per il Ministero pubblico vodese la politica pubblicitaria del gruppo è stata "deliberatamente ingannevole" ed è suscettibile di violare la legge federale sulla concorrenza sleale.

L'atto di accusa contiene quasi un centinaio di esempi, che riguardano tutti i tipi di prodotti. Il primo della lista è un frigorifero il cui prezzo è oscillato tra i 699 e i 799 franchi tra luglio 2018 e aprile 2019. Lo sconto, o presunto tale secondo la Federazione, era ogni volta accompagnato da un prezzo barrato di 1’099 franchi.

La pratica illecita risale al giugno 2018. Sarebbe stata applicata in tutto il Paese, dato che la catena di origine francese ha una quindicina di filiali in Svizzera, fra cui una a Grancia. Secondo l'accusa questo modo di agire riguardava "tutte o quasi tutte" le vendite promozionali sia nei negozi che in internet o nei cataloghi.

Il gruppo, specializzato in arredamento per la casa (mobili, decorazioni, elettronica e altri apparecchi elettrici), contesta le accuse.

Il processo si è aperto lo scorso dicembre davanti al Tribunale distrettuale di Losanna. All'epoca, il procuratore Stephan Johner aveva annunciato che il Ministero pubblico proseguiva le indagini anche dopo aver presentato l'atto di accusa, nell'agosto 2022. La legale di Conforama ha sostenuto che vi fossero "problemi metodologici" e denunciato la mancanza di "rilevanza" di questo complemento di inchiesta, mentre la Federazione romanda dei consumatori la considera importante. I giudici hanno ritenuto che i nuovi documenti dovessero essere aggiunti al fascicolo, dato che dovrebbero consentire di "valutare" l'eventuale colpevolezza di Conforama. Il processo è stato quindi aggiornato.

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