Svizzera

I medici somministrano sempre più oppioidi per quisquilie

Rispetto al 2008, nel 2018 il numero di prescrizioni di antidolorifici è aumentato del 91,4% nei casi di infortuni lievi e dell'88,3% in quelli gravi

In sintesi:
  • L'aumento della prescrizione di analgesici è più marcato nella Svizzera tedesca
  • In Ticino si è calcolato che su mille casi d'incidenti, circa 16 hanno visto una somministrazione di oppioidi forti
Troppe!
(Ti-Press)
26 aprile 2023
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Forti antidolorifici – come ad esempio gli oppioidi – sono sempre più somministrati in Svizzera, anche in caso di infortuni di lieve entità. Lo dimostra uno studio supervisionato dalla primaria di medicina interna dell'Ospedale cantonale di Baden (Argovia), la professoressa Maria Wertli, basato sui dati riguardanti circa 2 milioni di incidenti raccolti dall'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva).

Rispetto al 2008, nel 2018 il numero di prescrizioni di antidolorifici a base di oppio è aumentato del 91,4% nei casi di infortuni di lieve entità e dell'88,3% in quelli gravi. Secondo i medici questo è motivo di preoccupazione, in quanto gli oppioidi – ossia farmaci analgesici derivati dall'oppio – non sono più efficaci di altri antidolorifici per contrastare i dolori dell'apparato locomotore sorti in seguito a incidenti e spesso provocano effetti collaterali indesiderati. Questi vanno dai disturbi cognitivi, alla nausea, all'ipersensibilità, fino alla dipendenza da oppioidi.

Differenze regionali

Secondo lo studio, l'aumento della prescrizione di analgesici oppioidi è significativamente più marcato nella Svizzera tedesca rispetto a quelle italiana e francese. Una motivazione, si legge nell'articolo, è da ricercare nelle differenze culturali tra le regioni linguistiche.

In Ticino si è calcolato che su mille casi d'incidenti, 15,8 hanno visto una somministrazione di oppioidi forti. Il numero sale per Neuchâtel e Vallese, rispettivamente con valori di 18,5 e 21,8. Nella Svizzera tedesca, il numero più alto di queste prescrizioni farmacologiche ha interessato il cantone di Turgovia (52,7) e quello di Sciaffusa (44,6).

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