Svizzera

Sempre più giovani consumano nicotina. E usano l'‘e-cig’

Una realtà che concerne un quindicenne su tre. Dipendenze Svizzera lancia il grido d'allarme: è ora di agire

Un fenomeno che tocca il 7% dei ragazzi e il 6% delle ragazze
(Ti-Press)
27 marzo 2023
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Nel 2022, circa un 15enne su tre ha consumato prodotti derivati da tabacco o nicotina, ma i dati sono allarmanti anche riguardo a canapa, alcol e farmaci. È quanto emerge da uno studio pubblicato oggi. Dipendenze Svizzera lancia l'allarme e invita la politica ad agire.

Lo studio Health Behaviour in School-aged Children, rappresentativo a livello nazionale, è stato condotto lo scorso anno tra circa 9’300 allievi di età compresa tra 11 e 15 anni su incarico dell'Ufficio federale della sanità pubblica.

In una nota, Dipendenze Svizzera sottolinea che rispetto all'ultimo rilevamento del 2018 si è di fronte a un aumento generalizzato dei consumi a dir poco preoccupante. Particolarmente allarmante è il fatto che il 9% delle ragazze di 15 anni abbia mischiato almeno una volta farmaci e alcol, mentre tra i coetanei maschi la percentuale è del 5%.

Sigarette convenzionali

Nel 2022 tra i 15enni il 7% dei ragazzi e il 6% delle ragazze ha fumato sigarette convenzionali in almeno 10 dei 30 giorni precedenti all'indagine. Si tratta di numeri paragonabili a quelli del 2018. In forte crescita (il doppio) invece il consumo di questo prodotto tra i tredicenni: sebbene l'uso frequente sia raro, il 6% delle ragazze e dei ragazzi hanno indicato di aver dato qualche tiro.

È aumentato considerevolmente il consumo di altri prodotti a base di nicotina, soprattutto tra le ragazze. Tra i quindicenni, il 7% dei ragazzi e l'8% delle ragazze hanno usato sigarette elettroniche – comprese le puff bar (sigarette molto simili a dei pennarelli) – in almeno 10 degli ultimi 30 giorni.

Snus e tabacco riscaldato

Si denota anche un chiaro incremento dell'uso di snus (tabacco orale confezionato in piccoli sacchetti da succhiare) o di prodotti ‘a tabacco riscaldato’. Questi ultimi sono dispositivi – chiamati anche ‘heat not burn’ o ‘smokeless’ – che riscaldano il tabacco ad alta temperatura senza bruciarlo: non creano quindi il ‘fumo’ che nelle sigarette viene aspirato dal fumatore.

Nei 30 giorni precedenti all'indagine, i prodotti a tabacco riscaldato sono stati usati dal 4% dei ragazzi di 15 anni e dal 3% delle ragazze, il triplo rispetto al 2018. Il 13% dei ragazzi di questa età ha consumato snus almeno una volta: una percentuale doppia rispetto al rilevamento precedente. Anche tra le ragazze di 15 anni si è registrato un netto aumento (dall'1 al 6%).

Dipendenze Svizzera rileva che globalmente il 10% dei ragazzi e l'11% delle ragazze hanno consumato spesso, ossia in almeno 10 dei 30 giorni precedenti all'indagine, perlomeno uno dei tre prodotti seguenti: sigarette convenzionali, elettroniche o prodotti a tabacco riscaldato.

Farmaci e mix per sballarsi

Il 4% dei quindicenni ha assunto almeno una volta un farmaco per i suoi effetti psicoattivi, una percentuale simile a quella rilevata quattro anni prima. Spesso sembra comunque trattarsi di sperimentazioni isolate.

Tra i quindicenni, il 5% dei ragazzi e il 9% delle ragazze hanno mischiato almeno una volta farmaci e alcol, un mix considerato particolarmente pericoloso. Nel caso delle miscele a base di sciroppo per la tosse la percentuale è del 6% tra i ragazzi e del 2% tra le ragazze.

Troppo alcol e canapa

Per quanto concerne l'alcol, dal sondaggio emerge che il 43% dei ragazzi e delle ragazze quindicenni ne hanno bevuto almeno una volta. Sono percentuali comparabili all'ultimo rilievo. Il ‘binge drinking’, la cosiddetta abbuffata alcolica, è rimasto più o meno allo stesso livello del 2018: circa un quarto dei quindicenni ha consumato cinque o più bevande alcoliche in un'unica occasione almeno una volta negli ultimi 30 giorni.

Il 12% dei ragazzi di 15 anni e l'8% delle ragazze hanno invece ammesso di aver fatto uso di canapa illegale negli ultimi 30 giorni, un dato stabile rispetto a quattro anni fa.

Tocca alla politica

Per Dipendenze Svizzera questi dati dimostrano che "finora la protezione dei giovani non raggiunge il suo scopo". Nel contesto attuale, in cui l'industria utilizza i media digitali per un marketing intensivo, è essenziale mettere in atto le misure mancanti o rafforzare quelle inadeguate affinché i bambini e i giovani siano maggiormente protetti. Urgono misure normative per rendere i prodotti meno attrattivi e per ostacolarne l'accesso.

"Per evitare di crescere giovani generazioni dipendenti dalla nicotina, occorre assolutamente invertire questa tendenza", sottolinea Grégoire Vittoz, direttore di Dipendenze Svizzera. La politica è quindi chiamata in causa, soprattutto perché finora a livello federale non è stata fissata un'età minima per la vendita di questi prodotti, né sono state introdotte restrizioni efficaci in fatto di pubblicità.

Sono necessarie misure strutturali in materia di pubblicità, accesso, prezzi, imballaggi e aromi, dato che la futura legge sui prodotti del tabacco non copre tutte queste sfere.

Anche il consumo di farmaci combinato ad altre sostanze psicoattive è motivo di preoccupazione. In quest'ambito occorrere intensificare la ricerca e sensibilizzare maggiormente tutti gli operatori del settore sociosanitario.

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