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Una porta ticinese per il tunnel multifunzionale del Grimsel

Il consigliere nazionale Rocco Cattaneo propone un’aggiunta al progetto: una ferrovia a scartamento ridotto fino ad Airolo, passando da Bedretto

(Keystone/laRegione)
15 marzo 2023
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«Mettere un piede nella porta che è stata aperta». Così il consigliere nazionale Rocco Cattaneo spiega lo slancio con cui difende la sua ultima idea: completare il progetto di galleria multifunzionale del Grimsel, tra le regioni dell’Hasliberg (Oberland bernese) e di Goms (Alto Vallese), con un collegamento ferroviario a scartamento ridotto verso il Ticino. «È un sogno. Ma bisogna cominciare a parlarne. Sono partito d’istinto, come quando scatti per andare in fuga», dice a ‘laRegione’ l’ex ciclista professionista.

La porta l’ha aperta il Consiglio degli Stati: la scorsa settimana ha tacitamente accettato una mozione che incarica il governo di avviare – nell’ambito della fase d’ampliamento 2035 dell’infrastruttura ferroviaria – la progettazione di un traforo tra Innertkirchen (Be) e Oberwald (Vs), e di stanziare entro fine anno i relativi crediti. Cattaneo ha subito messo un piede nella porta. Con una mozione, chiede che venga preso in considerazione "anche un collegamento con il Ticino, attraverso un’ulteriore galleria (10 km circa)" fino ad Airolo, passando per Bedretto. Il suo auspicio: salire sul ‘Grimsel-Express’ parlamentare, quando questo fermerà (forse già martedì prossimo) alla Commissione dei trasporti del Nazionale.

Nella Sala dei passi perduti, il deputato liberale-radicale posa su un tavolo un articolo della ‘Nzz am Sonntag’: ‘Lobby delicato per un buco milionario’. Si parla del progetto di tunnel multifunzionale del Grimsel, promosso – nonostante "conflitti d’interesse" – da "influenti parlamentari": il ‘senatore’ nidvaldese Hans Wicki, presidente della Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati, nonché presidente della Grimselbahn Ag; e il consigliere agli Stati altovallesano Beat Rieder, anche lui nel Cda della Grimselbahn Ag. Sulla cartina che illustra l’articolo, il deputato montecenerino ha tracciato con una penna blu una riga lunga un paio di centimetri da Oberwald (Vs) a Bedretto; poi un’altra riga, tratteggiata, fra Bedretto e Airolo.

‘Saltare su questo treno’

Cattaneo è un fiume in piena. «Il progetto del Grimsel rischia di avere le gambe corte. Sarebbe molto probabilmente più redditizio se completato con una ‘porta’ verso sud. Senza contare le opportunità che un aggancio con la rete della Mattherhorn Gotthard Bahn [che si estende da Zermatt a Göschenen e Disentis, ndr] creerebbe per Airolo, tutta l’Alta Leventina e il Ticino, grazie a un collegamento che tra l’altro ovvierebbe alla chiusura invernale della Novena». Con un collegamento "sensibilmente più veloce tra il Sud delle Alpi e i cantoni Berna e Vallese", il Ticino diventerebbe "parte integrante della rete ferroviaria a scartamento ridotto (...), sempre più apprezzata a livello turistico", recita la mozione. Sono inoltre da attendersi "ulteriori impulsi sociali ed economici (...) nella regione alpina centrale". Il consigliere nazionale non ha dubbi: «Noi ticinesi dobbiamo saltare su questo treno!». Anche perché Bedretto è «veramente vicino». «E magari – ipotizza – si potrebbe sfruttare il cunicolo, lungo 5-6 chilometri, che era servito per scavare la galleria del Furka».

Obiettivo 2027

Da un’idea al progetto. Quello per il nuovo traforo multifunzionale del Grimsel: lungo circa 22 km, conterrebbe un binario ferroviario e la nuova linea ad alta tensione. Swissgrid comincerà comunque i lavori per interrare quest’ultima (in un’apposita galleria, oppure in un traforo multifunzionale) al più tardi entro il 2027.

I promotori del nuovo collegamento ferroviario devono fare in fretta, dunque. La loro idea: già che viene scavato un buco nella montagna, tanto vale costruirlo un po’ più grande e farci passare anche i treni. Per non perdere… il treno, i crediti per la progettazione dovrebbero essere presentati entro fine anno, quelli per la realizzazione entro il 2027. La scorsa settimana, durante il dibattito agli Stati, il consigliere federale Albert Rösti ha detto che i costi per realizzare l’opera (la Grimselbahn Ag parla di 660 milioni di franchi) saranno noti entro il 2026. Dopodiché spetterà al Parlamento decidere se vorrà costruire il tunnel o no.

Prima una cosa, poi l’altra

Anche Cattaneo vuole creare una sinergia. Non sarà un compito facile. «Bisognerà convincere in particolare la lobby del tunnel del Grimsel, ovvero i rappresentanti dei Cantoni della Svizzera centrale, dell’Oberland bernese e dell’Alto Vallese. Occorrerà far capire loro che il collegamento verso sud può rafforzare il loro progetto, e non indebolirlo».

Hans Wicki non chiude la porta: «In una prima fase – spiega a ‘laRegione’ – dobbiamo essere sicuri di riuscire a portare a termine la pianificazione del tunnel del Grimsel, in modo da cominciare i lavori nel 2027. In seguito, potremo considerare un completamento verso sud». Cattaneo comunque «fa bene a presentare già adesso la mozione, così si incomincia a parlarne». «L’idea – afferma il ‘senatore’ – andrà poi approfondita, sotto vari punti di vista. Ma potrebbe essere un’aggiunta avvincente al nostro progetto. E il Ticino avrebbe un super-collegamento verso Berna e Zermatt: un enorme arricchimento dell’offerta di collegamenti col resto della Svizzera».

Il nidvaldese però smorza gli entusiasmi: «Nel 2026 sapremo quanti soldi avremo a disposizione per finanziare la prossima fase di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria. Se adesso il progetto del Grimsel diventasse molto più caro, potrebbe anche venir ucciso. Per questo dico: meglio portare avanti il nostro progetto così com’è, e magari fra dieci anni fare un’aggiunta con un collegamento verso sud». «Mi sembra la cosa più sensata e fattibile, anche sotto il profilo pianificatorio».

La porta che si è aperta potrebbe presto chiudersi. E restare così ancora per qualche anno almeno.

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