Lo indicano le previsioni del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo. In controtendenza il settore della costruzione
Le imprese svizzere prevedono di aumentare i loro investimenti del 7,5% nel 2022, in particolare nella costruzione e in ambito ambientale, e ciò nonostante le incertezze legate alla guerra in Ucraina e l’aumento dell’inflazione. Lo indica uno studio del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (Kof) che ha interpellato 2’444 imprese.
Queste stime di spesa – che dovrebbero riguardare principalmente gli investimenti in progetti edilizi, beni strumentali e ricerca – sono descritte come "molto ottimistiche" dagli specialisti del Kof. Negli ultimi dieci anni le proiezioni di investimento pubblicate in primavera sono infatti state in media del 4,8%. Lo scorso autunno le previsioni davano un +3,4%.
A trainare gli investimenti dovrebbe essere il settore dei servizi, con una spesa in aumento del 7,7%, contro un +2,4% emerso dall’indagine dello scorso autunno. Il commercio al dettaglio (+23%) e all’ingrosso (+10%) dovrebbero essere i più dinamici in termini di spesa, mentre restano stabili le aspettative per gli altri settori, a eccezione di quello della costruzione che prevede un calo dell’8%.