Secondo gli esperti del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo, il barometro ha segnato una ripresa in dicembre
Le prospettive dell’economia svizzera per l’inizio del 2023 si schiariscono. Secondo gli esperti del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo, il barometro ha segnato una ripresa in dicembre, fissandosi a 92,2 punti (in novembre 89,2).
Dopo una lunga fase di flessione ininterrotta, si tratta del primo segnale di ripresa, ha indicato oggi il Politecnico federale di Zurigo in una nota. Il barometro congiunturale è anche superiore alle previsioni degli analisti contattati dall’agenzia Awp, che avevano scommesso su valori compresi fra 89,5 e 91,0 punti. A causa della crescente inflazione e degli elevati prezzi dell’energia, il barometro rimane comunque a un livello ampiamente più basso della media pluriennale (periodo 2012-2021), che è di 100.
Stando agli esperti zurighesi, il movimento verso l’alto del barometro è dovuto principalmente al comparto manifatturiero e alla categoria "altri servizi". Gli indicatori del settore finanziario e delle assicurazioni nonché del ramo alberghiero sono pure elevati.
I parametri sono particolarmente soddisfacenti anche per il settore della produzione di beni, che comprende sia l’industria manifatturiera che la costruzione, precisa ancora il Politecnico federale di Zurigo. Le prospettive in materia di impieghi e di volumi d’affari sono pure molto positive.
Nell’industria manifatturiera si osserva che i comparti del legno e della cartoleria nonché della metallurgia hanno beneficiato maggiormente della tendenza favorevole. Gli indicatori dell’industria elettrica, della chimica e della farmacia sono pure rivolti in senso positivo. Le condizioni restano invece difficili per i rami della carta e della stampa.
Il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo presenta il suo barometro come un indicatore che anticipa l’evoluzione dell’economia. Si compone di diversi dati: attualmente comprende centinaia di sottoindicatori. In seguito alla crisi del coronavirus e ai relativi confinamenti il barometro si era contratto nel maggio 2020 al minimo storico di 49,6 punti, per poi risalire sino a un record di 143,7 punti nel maggio 2021. Nel frattempo è calato di nuovo sensibilmente.