Per la consigliera nazionale Martina Bircher, lo statuto S dovrebbe essere accordato solo a chi è direttamente implicato in zone di guerra
L’Udc vuole limitare l’accoglienza dei profughi ucraini, poiché sempre di più l’invasione russa sembra non coinvolgere tutto il Paese. È quanto ha affermato la consigliera nazionale Martina Bircher (Ag) dalle pagine della SonntagsZeitung.
Secondo quanto dichiarato dalla deputata sul domenicale, lo statuto di protezione S dovrebbe essere concesso solo alle persone realmente implicate in zone di guerra, ovvero a coloro che provengono dall’Est dell’Ucraina.
"Non possiamo continuare all’infinito come ora", sottolinea Bircher, motivando il suo pensiero con l’arrivo massiccio di profughi, al momento oltre 51’000. Se lo spostamento a est del conflitto "si dovesse confermare, dovremmo pensare a limitare lo statuto S a livello regionale". Per aumentare la pressione sul Consiglio federale, ha deciso di effettuare un intervento parlamentare in tal senso.
L’argoviese non è l’unica a pensarla in questo modo: dello stesso avviso si dice il vicepresidente del Plr Andrea Caroni. A suo dire, lo statuto S dovrebbe essere concepito in maniera dinamica, con una verifica periodica di coloro che vi hanno diritto.
In un contesto in cui comunque le "capacità di accoglienza sono limitate", ha sicuramente "più senso dare il benvenuto a una persona in pericolo nell’Est (dell’Ucraina, ndr), piuttosto che a qualcuno dell’Ovest, se questa zona dovesse essere dichiarata sicura", spiega il consigliere agli Stati di Appenzello Esterno. Il tutto non andrebbe però deciso dall’oggi al domani e la situazione andrebbe costantemente monitorata.