Svizzera

Assicurazione consigliata per i profughi ancora senza statuto S

A quelli già registrati provvedono (anche retroattivamente) i Cantoni. Per gli altri a occuparsene dovrebbe essere la persona che li ospita

(Ti-Press)

I profughi ucraini giunti in Svizzera e a beneficio dello statuto S sono sufficientemente assicurati. Diversa è invece la situazione di chi è ospitato da privati: la persona che se ne occupa dovrebbe stipulare un’assicurazione di viaggio o per ospiti affinché siano coperti eventuali costi sanitari, spiega la Segreteria di stato della migrazione (Sem).

Degli ucraini che hanno lo statuto S se ne occupano i Cantoni cui sono stati assegnati, i quali provvedono anche ad assicurarli contro le malattie, se necessario retroattivamente, ossia dal momento della presentazione della richiesta di protezione alle autorità elvetiche. Altre assicurazioni sono volontarie. Tuttavia, i profughi ospitati privatamente non sono assicurati finché non hanno inoltrato una richiesta di protezione. Per questo motivo la Sem consiglia ai privati di attivarsi per i loro ospiti per coprire eventuali spese.

Stando all’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (Osar), i profughi con statuto S sono assicurati a sufficienza. I costi per l’assicurazione accollati ai Cantoni vengono coperti con contributi forfettari versati della Confederazione. I costi per malattia, maternità o infortunio sono a carico dell’assicurazione malattia, a patto che la persona in questione non abbia un lavoro.

Lo statuto S garantisce anche la copertura per l’Avs e l’Ai. Tali contributi vengono pagati o stabiliti quando la persona in questione ottiene l’asilo, oppure un permesso di soggiorno o incomincia a lavorare.

Di base, le persone con statuto S hanno diritto all’aiuto sociale in tutta la Svizzera. Anche per i richiedenti asilo riconosciuti o le persone ammesse provvisoriamente i Cantoni ricevono dalla Confederazione somme forfettarie – 1’500 franchi al mese a testa – per la presa a carico.

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