Svizzera

Dopo la sconfitta alle urne, traballa il fronte no-vax svizzero

Il movimento Mass-Voll è stato oggetto di una scissione, mentre piovono critiche dall’interno su alcuni dei principali esponenti coronascettici

(Keystone)
15 dicembre 2021
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La sconfitta nella votazione sulla legge Covid del 28 novembre sembra lasciare il segno nel fronte coronascettico svizzero che, stando a quanto riporta il Blick, sarebbe attualmente attraversato da fratture e movimenti interni: già le ultime manifestazioni, come quella di qualche settimana fa a Bellinzona, hanno visto un seguito notevolmente inferiore rispetto a quelle precedenti alla votazione.

Negli ultimi giorni a finire nell’occhio del ciclone è stato lo youtuber Daniel Stricker, uno dei più accaniti oppositori alle misure anti-Covid decise dal Consiglio federale e alle vaccinazioni, che ha pubblicato un video da una spiaggia degli Stati Uniti: peccato che per entrare negli Usa, attualmente, occorra essere vaccinati o guariti dal Covid, ciò che da un lato ha fatto gridare una parte dei sostenitori al tradimento e al cedimento alle pressioni del sistema, dall’altro ha fatto scattare i fan più fedeli in difesa del loro imbonitore. E se c’è chi è convinto che Stricker abbia trovato un escamotage o falsificato dei documenti, c’è anche chi pensa che il video sia addirittura falso e girato ad arte.

Mass-Voll si spacca

Secessione anche in “Mass-Voll”, una delle formazioni più agguerrite, che all’indomani della votazione aveva dichiarato di non riconoscerne i risultati: una nuova associazione, Taraxxa, si è staccata dal movimento principale dichiarando che non seguirà più la via della politica ma si impegnerà in un percorso a livello sociale. Cambiamenti che, secondo il copresidente di Mass-Voll Nicolas Rimoldi, erano da attendersi dopo le molte energie spese in due campagne di votazione consecutive, ma, come osserva il Blick, sebbene tutto sia avvenuto in modo abbastanza chiaro, è evidente il disaccordo su come proseguire dopo la sconfitta alle urne.

Sembrano ridimensionati anche i “Freiheitstrychler”, che dopo le grandi manifestazioni di piazza a livello nazionale, adesso si fanno vedere principalmente in piccoli eventi a livello regionale e locale. Scomparso dai radar anche il gruppo di poliziotti e procuratori contrari alle misure “Noi per Voi”, di cui molti membri, dopo l’iniziale anonimato, si sono fatti avanti pubblicamente dopo il licenziamento avvenuto un mese fa: l’anonimato del movimento, tuttavia, rende difficile capire se effettivamente sia cessato l’afflusso di nuovi membri.

Gli ‘Amici della Costituzione’ si dissociano dall’ex portavoce

Acque agitate anche all’interno degli “Amici della Costituzione”, il cui portavoce e membro del Consiglio di amministrazione Michael Bubendorf si è dimesso nell’ottobre 2021, come riporta la Aargauer Zeitung. Decisione che ha comportato la netta presa di distanza del movimento dall’ormai ex portavoce, che dichiara che le esternazioni pubbliche di Bubendorf da inizio ottobre non rappresentano l’opinione dell’associazione ma solo il suo pensiero personale.

L’associazione accoglie questa decisione e scrive in un comunicato: “Le apparizioni pubbliche che Michael Bubendorf ha fatto dall’inizio di ottobre rappresentano la sua opinione privata e non quella dell’associazione. Prendiamo le distanze da loro”. Michael Bubendorf si era messo in luce nell’agosto del 2021 per la sua dura e provocatoria contestazione delle misure in vigore attuata durante la trasmissione “Club” di Srf: partecipazione che aveva suscitato un coro di proteste, sfociate in ventisette reclami all’organo di mediazione per lo spazio offerto ai coronascettici sulla tv pubblica.

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