Il conducente è in carcere preventivo dopo essere stato fermato alla frontiera fra Svizzera e Germania. Non ci sarebbe un movente terroristico
Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha confermato oggi la scoperta di un carico di esplosivi ieri al valico di frontiera svizzero-tedesco di Thayngen (Canton Sciaffusa)-Bietingen (Germania). Il conducente del veicolo è stato posto in carcere preventivo.
Stando agli elementi emersi finora non ci sarebbe un movente terroristico. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le possibili piste, anche se ci sia un collegamento con le esplosioni di bancomat, ha precisato oggi l’Mpc all’agenzia Keystone-Ats.
Nei confronti del conducente è stato aperto un procedimento penale. È sospettato, tra le altre cose, di aver intenzionalmente e con intento criminale messo in pericolo la vita o l’integrità delle persone mediante sostanze esplosive e gas velenosi. Tuttavia, il ruolo e le intenzioni non sono ancora chiari, scrive l’Mpc, ricordando che vale la presunzione d’innocenza. L’uomo è stato interrogato. Il veicolo e vari oggetti – tra cui gli esplosivi – sono stati sequestrati.
Nella sua nota, l’Mpc aggiunge che per ora non fornisce ulteriori informazioni e comunicherà “a tempo debito” eventuali aggiornamenti. Nessun accenno dunque al tipo di esplosivi e alla loro quantità.
Il carico è stato scoperto ieri mattina presto durante un controllo. La dogana è stata chiusa in entrambe le direzioni per tutta la mattina. Non sono avvenute esplosioni e non ci sono feriti, aveva indicato ieri l’Mpc, che dirige l’inchiesta condotta dalla polizia di Sciaffusa e dall’Ufficio federale di polizia (Fedpol).