Svizzera

Svizzeri di mentalità aperta nei confronti della diversità

Ma esistono differenze all’interno del Paese. Lo dice un’indagine dell’Ufficio federale di statistica nel 2016, 2018 e 2020

Romandia e Ticino più aperti
(Keystone)
28 ottobre 2021
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La popolazione svizzera si mostra generalmente aperta nei confronti della diversità. È quanto emerge da un’indagine realizzata dall’Ufficio federale di statistica (Ust) negli anni 2016, 2018 e 2020. Esistono però molte differenze all’interno del Paese. Ad esempio, le persone con orientamento politico di destra si mostrano meno aperte, ma la cosa vale anche per coloro senza un passato migratorio e per chi abita in zone scarsamente popolate.

L’indagine sulla convivenza in Svizzera – questo il nome ufficiale della ricerca – vuole dare un quadro dei problemi della coesistenza di diversi gruppi di popolazione. Il tutto permette anche di osservare l’evoluzione di fenomeni come il razzismo o la xenofobia. Nel 2020 il valore medio dell’indice che misura gli atteggiamenti razzisti era di 1,4 su una scala da 1 (disaccordo con gli atteggiamenti razzisti) a 4 (accordo con gli atteggiamenti razzisti). Il 69% della popolazione si è dichiarato fortemente in disaccordo con tali atteggiamenti.

Fra il 2016 e il 2020 il valore medio di molti indici si è abbassato, mostrando quindi un aumento dell’apertura mentale fra la popolazione. Gli atteggiamenti ostili però esistono e il gruppo più colpito risulta essere quello dei musulmani (12%), seguito dalle persone nere (8%) e dagli ebrei (6%).

Romandia e Ticino più aperti

Le persone di nazionalità svizzera e quelle senza passato migratorio – prosegue l’Ust – presentavano atteggiamenti più negativi rispetto alle persone straniere e a quelle con passato migratorio. Per quel che riguarda l’istruzione, chi possiede un diploma di livello secondario II (tirocinio o maturità) ha dichiarato più spesso di sentirsi infastidito dagli stranieri: per l’esattezza il 37% contro il 30% per chi non aveva formazione postobbligatoria o era in possesso di un titolo di studio di livello terziario.

Il confronto tra grandi regioni mostra che la sensazione di fastidio indotta dalla presenza di persone percepite come diverse è meno frequente nella regione del Lemano (24%), in Ticino (24%) e a Zurigo (30%) rispetto a quanto succede nella Svizzera orientale (41%). Si rileva inoltre che tale sensazione è meno diffusa nelle regioni di lingua francese e italiana (il 24% in entrambi i casi) che in quelle di lingua tedesca e romancia (37%).

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