Il numero dei malati più gravi è aumentato del 15% da una settimana all'altra. Su 324 persone ricoverate in settimana, il 92% non è vaccinato
Nella settimana dal 30 agosto al 5 settembre il numero di test, casi e ricoveri ospedalieri dichiarati è rimasto stabile, sono invece aumentati i malati di Covid-19 nei reparti di cure intense. È quanto emerge dall'abituale rapporto settimanale pubblicato oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp).
Per la settimana in rassegna, finora sono stati dichiarati 324 ricoveri in relazione a un'infezione da SARS-CoV-2 confermata in laboratorio, contro i 393 dichiarati nello stesso momento della settimana precedente, nota l'Ufsp.
Il numero di ricoveri tra il 30 agosto e il 5 settembre - o settimana 35 - è probabilmente diminuito rispetto a quello della settimana precedente nonostante le dichiarazioni tardive attese. Il numero medio di pazienti ricoverati per il Covid in un reparto di cure intense è per contro aumentato da 243 a 280 (+15% fra una settimana e l'altra). L'occupazione dei reparti di cure intense nella settimana in rassegna e in quella precedente è stata del 79%, il livello più alto dall'inizio della pandemia, scrive l'Ufsp nel suo rapporto. I decessi fra una settimana e l'altra sono invece passati da 34 a 44.
Dallo scorso 27 gennaio al 5 settembre, le persone completamente vaccinate - due settimane dopo la seconda dose - che sono state ricoverate in ospedale sono 193, mentre si contano 37 vittime. Per fare un confronto, in questo lasso di tempo ci sono stati oltre 10'000 ricoveri, mentre i decessi sono stati circa 2'000.
Per quanto riguarda i casi, invece, da fine gennaio ne sono stati dichiarati 1636 - su un totale, da gennaio a settembre, di circa 280'000 - fra coloro che hanno completato il ciclo vaccinale: "Il numero dei casi completamente vaccinati dichiarati è molto basso. Anche tenendo conto di un numero elevato di casi sfuggiti alla rilevazione, la quota di casi completamente vaccinati dovrebbe rientrare nell'intervallo atteso secondo gli studi per l'omologazione", precisa l'Ufsp, ricordando che la vaccinazione con i preparati disponibili in Svizzera protegge "molto efficacemente" dalle infezioni sintomatiche con le varianti del virus attualmente circolanti in Svizzera e dai decorsi gravi della malattia.
Secondo gli studi per l'omologazione, l'efficacia dei due vaccini disponibili in Svizzera è del 94-95%.