Scende il campo il comitato interpartitico a favore della modifica del Codice civile in votazione a fine settembre
Berna – Concedere la possibilità alle coppie omosessuali di sposarsi significa eliminare una disparità di trattamento, adeguandosi così alla realtà sociale, ma anche accrescere l'attrattiva economica della Svizzera. Parola del comitato apartitico che invita il popolo ad approvare, il 26 settembre, la modifica del Codice civile frutto di un'iniziativa parlamentare dei Verdi liberali risalente al 2013.
"La Costituzione federale svizzera afferma chiaramente che tutte le persone sono uguali davanti alla legge e che nessuno può essere discriminato sulla base del suo modo di vita. Ciò vale soprattutto per il diritto al matrimonio e alla famiglia", ha affermato il consigliere nazionale Nicolas Walder (Verdi/GE) del comitato "Sì per tutti".
La situazione attuale fa sì che alle coppie dello stesso sesso vengano negati gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, una situazione incompatibile con una visione liberale della società e con uno stato costituzionale moderno, ha spiegato davanti ai media.
Per il consigliere agli Stati Andrea Caroni (PLR/AR), "l'apertura del matrimonio non priva nessuno di nulla e per il matrimonio tra un uomo e una donna non cambierà assolutamente niente". Anzi. Un rinnovamento renderà questo istituto più popolare.
Per il "senatore" radicale, non è compito dello Stato dettare alle persone come devono organizzare la loro vita privata e familiare. L'amore non è dipendente dal genere o dalla sessualità, e nemmeno il matrimonio dovrebbe esserlo.
Per l'UDC zurighese Hans-Ueli Vogt, "uno Stato fondato sulla libertà e la responsabilità individuale non può che aprire l'accesso al matrimonio a tutte le persone". "Scegliere di unirsi in matrimonio con qualcuno è una forma importante di sviluppo della personalità umana e di presa a carico e delle responsabilità verso un'altra persona".
D'altronde, come sottolineato dalla consigliera nazionale Min Li Marti (PS/ZH), diversi modelli di famiglia fanno parte della nostra società già da molto tempo. "Il fatto che i bambini crescano in una famiglia con una coppia dello stesso sesso è una realtà già esistente". In Svizzera si stima siano circa 30 mila i bambini. Il matrimonio per tutti offre una migliore protezione a questi bambini e alle loro famiglie, ha spiegato la deputata socialista.
"Per lo sviluppo dei bambini non è decisiva la configurazione familiare, ma la cura e l'attenzione che essi ricevono in famiglia. Le coppie dello stesso sesso sono ugualmente bravi genitori come le coppie eterosessuali", ha insistito Maria von Känel, co-presidente del comitato della società civile "Matrimonio per tutti".
Dal canto suo Martin Landolt (Centro/GL) ha precisato che un rifiuto alle urne al matrimonio per tutti potrebbe danneggiare l'immagine della Svizzera e della sua attrattiva come piazza economica. "Il voto è sotto i riflettori internazionali. Un sì è indispensabile affinché la Svizzera continui ad essere percepita come una piazza economica attraente", ha aggiunto. La Svizzera è il penultimo Paese dell'Europa occidentale a vietare alle coppie dello stesso sesso di sposarsi.
Le grandi linee del disegno di legge sono note: le disposizioni che attualmente disciplinano il matrimonio si applicherebbero in futuro anche a quelli fra persone dello stesso sesso. Di conseguenza, non sarà più possibile costituire nuove unioni domestiche registrate.
I partner che hanno contratto un'unione domestica registrata, qualora la revisione dovesse entrare in vigore, potranno comunque continuare a restare vincolati da tale istituto giuridico. Allo stesso tempo, chi lo desidera potrà convertire l'unione domestica registrata in matrimonio senza inutili ostacoli burocratici.
Il progetto prevede inoltre adeguamenti alle disposizioni del diritto internazionale privato. Attualmente, infatti, il matrimonio celebrato all'estero da una coppia omosessuale è riconosciuto in Svizzera quale unione domestica registrata.
Una delle maggiori divergenze nel corso dei dibattiti in parlamento riguardava l'accesso alla donazione di sperma. Tutte le donne sposate potranno farvi ricorso, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Il bambino potrà conoscere la sua ascendenza.
La moglie della madre sarà registrata come madre del bambino solo in caso di donazione di sperma. Inoltre, la moglie della madre del bambino non dovrebbe poter contestare la maternità dopo una donazione di sperma alla partner.
Durante le discussioni, diversi oratori hanno sostenuto come l'accesso alla donazione di sperma per le coppie lesbiche fosse anticostituzionale. La legge sulla riproduzione assistita contempla la donazione di sperma solo in caso di sterilità della coppia o per prevenire la trasmissione di una malattia grave.