Svizzera

Peronospera e oidio dilagano nelle vigne svizzere

Piogge e grandine lasciano il segno. In Ticino malattie ‘già visibili e difficili da controllare’. Trattamenti da ripetere dopo ogni precipitazione.

Un’estate da incubo
(Keystone)
27 luglio 2021
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Sion – Il settore vinicolo svizzero, come nel resto dell'Europa, sta soffrendo di attacchi di peronospora e oidio causati dalle piogge dell'inizio dell'estate. Per combattere questi funghi, i viticoltori devono ripetere i trattamenti dopo ogni precipitazione.

Le ripercussioni delle condizioni climatiche del 2021 sulla produzione di uva non sono ancora note, ma dovrebbero logicamente pesare sulle quantità prodotte anche se l'impegno dei viticoltori dovrebbe limitare i danni. "A memoria dei viticoltori, non si è mai vista così tanta pioggia", ha detto martedì a Keystone-ATS Pierre-André Roduit, capo dell'ufficio viticolo del Vallese.

Infezioni ogni giorno

La diffusione della peronospora, una malattia fungina epidemica favorita da un clima molto umido e caldo, è esplosa. "Quest'anno, abbiamo visto infezioni ogni giorno. Non avevamo mai sperimentato nulla di simile", ha detto Pierre-Antoine Héritier, presidente della federazione vallesana dei viticoltori, sottolineando che il cantone gode di un clima solitamente secco.

La peronospora, che attacca prima le foglie, si diffonde raramente all'uva in Vallese. Con questo clima molto complicato, gli specialisti stanno anche tenendo d'occhio la diffusione dell'oidio, un altro fungo che può causare gravi danni.

Il sud delle Alpi non sta meglio. Già duramente colpito da due episodi di grandine in luglio, che hanno causato perdite fino al 90% in alcune località come Bellinzona, il nord del Ticino deve anche fare i conti con lo sviluppo di malattie fungine "già visibili e difficili da controllare", dice Giovanna Gilardi, portavoce del servizio agricolo ticinese. Anche il sud del Ticino, da tre giorni sotto l'acqua, è preoccupato per la comparsa della muffa.

A Vaud, la situazione è altrettanto "insolita", nota Olivier Viret, capo del Centre de compétences culture spéciale. Dopo un mese caldo di giugno in cui le viti sono cresciute molto, la pioggia caduta dal 20 giugno a oggi ha scatenato il ciclo delle infezioni. "Abbiamo una combinazione di fattori negativi", sottolinea Olivier Viret, riferendosi alla grandine che ha recentemente colpito tutte le regioni del cantone tranne la Côte, in particolare Concise, Aigle e il Lavaux.

Trattamenti da ripetere

Per combattere queste malattie fungine, le viti devono essere trattate preventivamente, ma i ricorrenti periodi di pioggia hanno reso la vita difficile ai viticoltori, perché i trattamenti devono essere applicati quando le viti sono asciutte. E siccome l'effetto non è eterno, è necessario ricominciare dopo ogni precipitazione, riassumono i vari interlocutori.

Non è ancora possibile tracciare un bilancio perché le varie regioni sono state colpite in modo diverso. Se il tempo si stabilizzerà in agosto e settembre, sarà ancora possibile ottenere un raccolto di buona qualità nei vigneti risparmiati dalla grandine in Ticino.

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